COSTONE CODA DELLA VOLPE, L’ALTRASCIACCA TORNA ALL’ATTACCO: “MA QUANDO INZIIANO I LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA?”

L’AltraSciacca torna ad accendere i reflettori sulle problematiche del costone di Cammordino, “Coda della volpe”. Un argomento che l’Associazione evidenzia sin dal 2008, sensibilizzando chi di dovere ad intervenire, “consci del fatto che la situazione, già grave, con il passare del tempo può trasformarsi in irreversibile, visto il rischio non remoto di un possibile crollo”

Ci sono 800.000,00 disponibili da ben 5 o 6 anni, ma i lavori non inziiano. “E’ vero- scrive l’AltraSciacca-, la burocrazia e le procedure farraginose del sistema non aiutano , ma è pur vero che ormai sono passati i limiti della tolleranza, della pazienza, della sopportazione, della decenza”. 

“Qualcuno al Comune, l’assessore al ramo, l’ufficio tecnico in particolare, dovrebbe saperne di più, tanto da poter informare noi comuni cittadini sullo stato dell’arte, su cosa possiamo ancora contare dopo anni di attesa?”, aggiunge l’Associazione.

“Che sia chiaro sin d’ora: se malauguratamente dovesse verificarsi l’irreparabile, chi ha responsabilità non se la caverà certamente con il solito comunicato o le scuse di rito, la questione è troppo importante per considerarla un “evento imprevedibile”, dopo otto anni di solleciti, di imprevedibile c’è solo l’incapacità dei responsabili”, conclude.

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