CROCETTA INDENNE DALLA MOZIONE DI SFIDUCIA
L’Ars ha respinto la mozione di sfiducia con un voto espresso per appello nominale dai deputati. Presenti 80 deputati, favorevoli 28, contrari 50, astenuti due. Astenuto anche Toti Lombardo del Pds-Mpa, figlio dell’ex governatore. Assenti alcuni deputati Udc. E non era presente pure l’ex Pd Francesco Rinaldi, fedelissimo di Francantonio Genovese, entrambi passati sotto le insegne di Forza Italia.
“Come prevedibile Crocetta e il suo governo distruggi-Sicilia hanno superato la mozione di sfiducia – commenta Marco Falcone di Forza Italia – quel che però è certo è che alla maggioranza parlamentare non corrisponde più una maggioranza elettorale. Il nostro atto ha voluto confermare la totale disapprovazione nei confronti dell’esecutivo, dinanzi agli insuccessi, ai pasticci e ai fallimenti di cui è responsabile. Crocetta è da tempo sfiduciato dai cittadini, Forza Italia e il centrodestra ribadiscono di essere distanti anni luce da un governo che crea solo danni alla Sicilia”.
“Non ci aspettavamo miracoli – dicono i deputati 5 Stelle – volevamo soltanto stanare gli ipocriti che predicano male e razzolano anche peggio. Crocetta oggi ha incassato quanto seminato in occasione della spartizione di poltrone e strapuntini, ora ha le mani libere per affossare quel che resta della Sicilia, mentre lui inneggia a successi che vede evidentemente solo lui. E’ la prova che vive nel mondo fantastico che gli ispirano le sue dotte letture, che oggi ha citato. Qualcuno lo riporti per terra prima che la Sicilia esali l’ultimo respiro”.