TERME, TANTE ADESIONI ALL’INVITO RIVOLTO AL PRESIDENTE CROCETTA DI VENIRE A SCIACCA

Come annunciato giorni fa dal sindaco Fabrizio Di Paola, è partita la richiesta al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta di venire a Sciacca per una visita allo Stabilimento di Cure Termali, alle Stufe Vaporose del Monte Cronio, al Grand Hotel per “rendersi conto da vicino del valore di un patrimonio unico in mano alla Regione, per dare impulso a meccanismi burocratici che sembrano inceppati, a ridare vita ad attività produttive che danno benessere in tutti i sensi”.

L’iniziativa fa seguito alle conclusioni del convegno che si è svolto lo scorso fine settimana nell’ex chiesa Santa Margherita avente a tema “Eccellenza naturale, il patrimonio termale di Sciacca”, organizzato nell’ambito delle iniziative promosse dalla Rete delle Città Termali della Sicilia. Prima dell’invio della nota al presidente Crocetta, il testo è stato inviato alle associazioni, ai sindacati presenti al convegno e ad altri organismi per l’eventuale condivisione e sottoscrizione entro la giornata di mercoledì 2 dicembre. L’invito è stato rivolto a chiunque. L’invito al presidente Rosario Crocetta è stato inviato questa mattina con le firme del sindaco Fabrizio Di Paola e del presidente del Consiglio comunale Calogero Bono, e la sottoscrizione di chi ha fato pervenire formale adesione all’iniziativa: Cgil, Uil, L’Altrasciacca, Cittadinanzattiva, Comitato di Quartiere “Fontana Calda”, Comitato di Quartiere “Perriera”, Comitato “Isabella – Sant’Antonio”, Comitato di Quartiere “Renella”, Comitato di Quartiere “Maragani”, Corriere di Sciacca.

Ecco il testo dell’invito al presidente della Regione Rosario Crocetta:

“La Città di Sciacca reclama un suo segnale. Tanti gli incontri, tanta la corrispondenza prodotta, tante parole, tante proposte a cui non si è dato il giusto seguito. Dal Governo regionale, dal suo Presidente, ancora nessun atto concreto volto a dare una prospettiva chiara, un cronoprogramma di azioni tese a raggiungere quell’obiettivo che in questi mesi ci siamo prefissati: la riapertura delle Terme di Sciacca per la nuova stagione 2016. Lo scorso ottobre, dopo un incontro al Comune di Sciacca con i parlamentari regionali e nazionali del territorio, le avevamo chiesto di essere ricevuti a Palermo, nel suo ufficio, con urgenza per dare una svolta positiva alla questione termale, con una decisa impronta politica e non economico aziendale. Siamo ancora in attesa di un riscontro. L’unico organismo, in queste settimane, che si è mosso, dispiace dirlo, è la Commissione “Bilancio e programmazione” dell’Ars. Dalla Presidenza della Regione solo silenzio. Forse le sfuggono l’importanza e il valore delle Terme di Sciacca, chiuse dallo scorso mese di marzo su deliberazione dell’Assemblea dei Soci. La chiusura delle attività sta determinando un danno incalcolabile per l’economia, per l’occupazione, per l’immagine del nostro territorio. Lo scorso venerdì se ne è discusso in occasione di un “evento promozionale”, il convegno su “Eccellenza naturale, il patrimonio termale di Sciacca”, organizzato nell’ambito delle iniziative promosse dalla Rete delle Città Termali della Sicilia, che vede convolta la Regione Siciliana in prima persona. Tra i partecipanti un sentimento di grande sconforto. Con la presente, non le chiediamo più di essere ricevuti nel suo ufficio a Palermo. Le chiediamo, al contrario, di venire in visita a Sciacca a rendersi conto da vicino del valore di un patrimonio unico in mano alla Regione. Le chiediamo solo di dedicare qualche ora del suo tempo allo Stabilimento di Cure Termali, alle Stufe Vaporose del Monte Cronio, al Grand Hotel, a beni culturali, economici, identitari, che il mondo ci invidia. Solo così, costatando, facendosi prendere dal fascino anche di luoghi pregni di storia che sono tutt’uno col paesaggio circostante, potrà dare impulso a meccanismi burocratici che sembrano inceppati e ridare vita ad attività produttive che danno benessere in tutti i sensi”.

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