TERME, MANDRACCHIA: “IL SINDACO VUOLE FARE AZIONE ECLATANTE? SI DIMETTA”
“ll sindaco si arrenda all’evidenza : non lo seguono i propri concittadini , non lo appoggiano i colleghi sindaci del circondario”
“Sono pronto a esercitare eclatanti azioni di protesta se le terme non verranno riaperte”. Chi si aspettava azioni e gesti eclatanti da parte del primo cittadino è rimasto deluso, dice Paolo Mandracchia, consigliere comunale di Sel.
La realtà è che “purtroppo, per la città, per i lavoratori, per i fruitori delle cure e per l’indotto che creano nel territorio limitrofo, le Terme sono chiuse dal 6 marzo 2015 e non si intravedono soluzioni, aggiunge Mandracchia pungendo il sindaco che aveva annunciato che con il seminario organizzato dalla Regione Siciliana, si sarebbe potuto riaprire un dialogo con il governo regionale.
“A che cosa serve la promozione del termalismo con le strutture chiuse?”, domanda Mandracchia apostrofando il sindaco “che è più attratto dai riflettori delle telecamere che dalla problematica Terme”.
Ma Mandracchia affonda il pungolo su Di Paola chiedendo quale sia il “gesto eclatante”. “Forse una nuova lettera al Presidente della Regione? Oppure dobbiamo sentirci dire che c’è stata una nuova telefonata romana che ha fatto aprire le porte del governatore Crocetta?”
Mandracchia, poi, sottolinea come “dietro la chiusura delle Terme si possano celare esigenze e progetti che non coincidono con gli interessi del territorio”.
In fine, l’attacco conclusivo: ” Piuttosto che cercare vetrine per passerelle che non incantano più , il sindaco si arrenda all’evidenza : non lo seguono i propri concittadini , non lo appoggiano i colleghi sindaci del circondario che assistono silenziosi e forse contenti all’ingloriosa fine delle Terme , non è adeguatamente supportato dai politici di riferimento che non assumono alcuna iniziativa utile”.
Un invito finale: “Se Di Paola vuole fare un’aziona eclatante, si dimetta”.