DROGA, OPERAZIONE SHREK: LA PROCURA CHIEDE 16 RINVII A GIUDIZIO. SACCENSI, RIBERESI E PALERMITANI
L’operazione antidroga interessava, all’inizio, 30 indagati. La posizione di 16 è stata archiviata per irrilevanza penale delle condotte. Per sei la competenza territoriale è del Tribunale di Palermo
Indagini concluse e richiesta della Procura di Sciacca di rinvio a giudizio. Si conclude così, in attesa dell’udienza preliminare fissata per il prossimo 18 dicembre dinanzi al Gip del Tribunale di Sciacca, Roberta Nodari, l’operazione antidroga denominata Shrek. I fatti contestati sarebbero stati commessi dal novembre 2010 a gennaio 2011 a Burgio, Sciacca e Ribera. Le indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Alessandro Moffa.
Le accuse riguardano lo spaccio di cocaina e hashish.
Queste i soggetti per i quali è stato richiesto il rinvio a giudizio.
Salvatore Corbo (1969), residente a Sciacca, difeso dagli avvocati Filippo Marciante e Filippo Carlino; Giacomo Giuseppe Milici (1973), residente a Sciacca, difeso dall’avvocato Luana Saladino; Giuseppe Sannino (1979), residente a Burgio, difeso dall’avvocato Filippo Alessi; Pasquale Garofalo (1967), residente a Sciacca, difeso dall’avvocato Antonina Bavetta; Michele Sutera (1986), residente a Sciacca, difeso dall’avvocato Aldo Rossi; Calogero Sarullo (1959), residente a Ribera, difeso dall’avvocato Giovanni Forte; Simone Chifari (1971), residente a Sciacca, difeso dall’avvocato Antonello Palagonia; Eugenio Bonsignore (1981), residente a Sciacca, difeso dall’avvocato Giuseppe Trafficante.
Stralciate le posizioni dei seguenti soggetti per competenza territoriale a Palermo: Massimo Altieri (1979), residente a Palermo; Gaetana Chifari (1980), residente a Palermo, moglie di Massimo Altieri; Antonio Megna (1973), residente a Palermo; Salvatore Giordano (1965) residente a Palermo; Luciano Puleo (1972), residente a Sciacca; Rosario Scalia (1974), residente a Palermo.
Secondo la pubblica accusa, l’approvvigionamento di cocaina e hashish sarebbe avvenuto a Palermo da Altieri, Giordano e Megna.
(Nella foto, il pubblico ministero Alssandro Moffa)