TERME, SENZA UNITA’ NON SI VA DA NESSUNA PARTE
Sulle Terme di Sciacca c’è oggi una nota della Camera del lavoro di Sciacca, che in sintesi sostiene la tesi che se non c’è unità d’intenti a Sciacca non ci saranno le condizioni per indurre la Regione ad accelerare i tempi per una riapertura attraverso affidamento temporaneo dei servizi.
Ecco il testo dlela nota a firma di Franco Zammuto:
“Un giorno si l’altro no associazioni, comitati, movimenti, OO.SS., Amministrazione Comunale, escono comunicati. Un’azione tanto sterile quanto inutile se le forze di questa città non staranno unite. Per quanto ancora continueremo con comunicati e notizie senza affrontare “il toro per le corna” e concordare tutti insieme, con l’Amministrazione in testa, un’azione di protesta forte e mirata contro l’ipocrisia e i raggiri della burocrazia che, con la connivenza di una politica incapace e assente, impedisce di portare avanti i mini-bandi per dare la possibilità a imprenditori di grande spessore di rilanciare una parte importante dell’economia e l’occupazione di questo territorio? Che dopo decenni di attività delle Terme la causa di impedimento al mini-bando possa essere rappresentato da uno scarico di fogna di circa cento metri appare semplicemente pretestuoso. Ci si chiede: come mai dopo un secolo di attività, e solo dopo che si è decisa la chiusura di tutte le attività termali, emerge come causa di impedimento il mini-bando? E ancora: è possibile che per cento metri di fogna non esistano strumenti straordinari che possano consentire di superare la maledetta burocrazia? Queste ragioni sono assolutamente inconsistenti e non trovano ragioni in alcuna logica per impedire il prevalere di “superiori interessi”. Al fine di salvaguardare i superiori interessi, la C.d.L. di Sciacca e la CGIL rivolgono all’Amministrazione Comunale l’invito a valutare, insieme a tutte le forze politiche e sociali della città, una iniziativa forte ed eclatante per chiedere a chi ne ha le responsabilità di restituire alla città di Sciacca le Terme. Altro invito è rivolto al comitato “Salviamo le Terme”. Che fine ha fatto il comitato costituito e che raccoglie associazioni, comitati, OO.SS. come “L’altra Sciacca”, “Cittadinanza Attiva”, “Italia Nostra”, C.d.L. CGIL, “La Nuova Primavera”, e altre, a parte qualche comunicato e un minimo di attività su Facebook? E’ o non è il caso di ricompattarsi e organizzarci al meglio ?”