DISSERVIZI OSPEDALE, ZAMMUTO: “FICARRA COME UNO PSICOLOGO. MA I PROBLEMI RESTANO”
“Il Direttore Sanitario Ficarra, alle prime turbolenze sulla sanità provenienti da ogni dove dalla ex provincia di Agrigento, interviene sul posto a rassicurare tutti e per tutto”
“Il Direttore Sanitario Ficarra, alle prime turbolenze sulla sanità provenienti da ogni dove dalla ex provincia di Agrigento, interviene sul posto a rassicurare tutti e per tutto, come si trattasse di uno psicologo che corre in soccorso quei cittadini vittime di una tragedia”.
Con una nota, il segretario cittadino della Cgil, Franco Zammuta, critica duramente il manager dell’Asp di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra.
“La città di Ribera- scrive Zammuto- chiama per scongiurare il rischio chiusura dell’ospedale? Niente paura! Lo “psicologo” Ficarra interviene e con espressione rassicurante comunica che fino al 31 dicembre 2016 possono stare tranquilli. E dopo?
L’ospedale di Sciacca rappresenta la criticità del reparto di emodinamica? Non c’è problema! Già nominata una terza unità. Fino a pochi giorni prima sembrava dovessero essere due, ma anche uno può bastare, specie se associamo all’unità aggiunta l’espressione rassicurante con cui ci viene comunicato il provvedimento dai media”.
“Sempre all’ospedale di Sciacca- seguita Zammuto- si lamenta la carenza di unità mediche e paramediche, praticamente problemi uguali a quelle dell’emodinamica? Sembrava che il Direttore Ficarra avesse provveduto con la nomina di una unità da inviare al reparto, ma nel frattempo è stato rassicurato dal Dirigente del reparto che i cardiologi di Sciacca e Ribera avrebbero roteato garantendo i servizi dei due ospedali e così Ficarra, sempre con la sua espressione rassicurante e con un abbozzato sorrisino, anche in questo caso rassicura tutti. Ma è veramente possibile che con gli stessi numeri di unità, carenti in entrambi i nosocomi, attraverso la roteazioni si ottiene il risultato di provvedere alle insufficienze? Probabilmente lo Psicologo ci farà l’esempio del miracolo di Gesù sulla moltiplicazione dei pesci”.
“Se a tutto questo togliamo la componente psicologica, che non incanta più nessuno, e guardiamo alla realtà dei fatti, ci troviamo di fronte ad una condizione di smantellamento e di riduzioni delle prestazioni sia nell’ospedale di Sciacca che nell’ospedale di Ribera.
Questa C.d.L., nel dichiarare tutta la propria preoccupazione per le condizioni in cui da anni si trascina la sanità del nostro territorio, invita tutti i cittadini, le associazioni, i comitati, le parti sociali e quei partiti che veramente hanno a cuore le sorti dei cittadini e della sanità in questo territorio, alla mobilitazione generale, al fine di ottenere il risultato di un intervento definitivo e coerente con una sanità di qualità e non di un sistema di continua precarietà e provissorietà come da anni siamo costretti a vivere” conclude la nota della Cgil.