I BOSS DI CORLEONE PROGETTAVANO ATTENTATO CONTRO ANGELINO ALFANO

Alcuni mafiosi arrestati dai carabinieri pensavano di colpire il ministro dell’Interno Alfano, responsabile dell’inasprimento del 41bis. “Dovrebbe fare la fine di Kennedy”, avrebbero detto in una intercettazione

I carabinieri del Gruppo di Monreale, con l’aiuto di unita’ cinofile per la ricerca di armi e di un elicottero, hanno eseguito un’operazione antimafia tra i comuni di Corleone, Chiusa Sclafani e Contessa Entellina, nel palermitano. L’inchiesta, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha svelato i nuovi assetti di Cosa nostra nel mandamento dei boss Riina e Provenzano.

Le attività di indagine avrebbero scongiurato un omicidio già pianificato. Tra gli arrestati dai carabinieri del Gruppo di Monreale, che hanno azzerato i vertici del mandamento di Corleone, c’è anche Rosario Lo Bue, capomafia già finito in carcere nel 2008, ma poi assolto e liberato, fratello di uno dei fiancheggiatori dell’ultima fase della latitanza del boss Bernardo Provenzano. La Cassazione dichiarò nullo il decreto che aveva autorizzato le intercettazioni a suo carico.

L’indagine ha svelato anche il progetto di un omicidio imminente: alcune persone si sarebbero rivolte a Cosa nostra per risolvere problemi legati alla riscossione di una grossa eredità.

Alcuni mafiosi arrestati dai carabinieri pensavano di colpire il ministro dell’Interno Alfano, responsabile dell’inasprimento del 41bis. “Dovrebbe fare la fine di Kennedy”, avrebbero detto in una intercettazione.

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