OSPEDALE SCIACCA, EMERGENZA ANCHE IN CARDIOLOGIA

Solo 7 medici su 11 e tre sono esentati da servizio notturno. Revocato arrivo da Ribera di un rinforzo

All’ospedale di Sciacca è una continua emergenza. Nelle ore in cui si è riaccesa la problematica emodinamica, si apprende che le cose non vanno bene nemmeno in cardiologia in fatto di unità mediche in servizio.

Rispetto agli 11 medici previsti, più il primario, il reparto dispone oggi di sole 7 unità, più il primario. Di questi sette medici, solo in quattro fanno i turni di notte in quanto tre sono esentati.

Questi numeri dimostrano che c’è un evidente stato di emergenza in quanto il personale sanitario in servizio è costretto a turni massacranti ed è quindi sottoposto a stress e stanchezza che poco si conciliano con i delicati compiti che sono chiamati ad assolvere. A rendere esplosiva la situazione è un recente clamoroso provvedimento dell’Asp, che proprio in queste ore ha revocato il trasferimento a Sciacca di un cardiologo che prestava servizio all’ospedale di Ribera. Il medico era stato destinato al più attrezzato reparto di Sciacca allo scopo di sopperire alla carenza di organico, ma poi, improvvisamente, tale provvedimento è stato revocato.

Ce n’è quanto basta per dire che all’Asp e nel distretto di Sciacca c’è un po’ di confusione e non si sta tenendo conto delle esigenze di servizio e della richiesta di una costante e puntuale assistenza da parte dei cittadini.

I problemi di carenza del personale sanitario mettono dunque a serio rischio gli standard qualitativi e di sicurezza della prestazione all’utenza. Il carico di lavoro cui sono sottoposti gli operatori del reparto di cardiologia non è più sostenibile.

Ricordiamo inoltre che l’unità di cardiologia del Giovanni Paolo II fa parte della rete regionale dell’infarto miocardico acuto creata per ridurre la mortalità e dunque punto di riferimento di un vasto territorio. Tale rete prevede il collegamento in telemetria con due ambulanze che arrivano da fuori provincia spesso con ricoveri in urgenza. Ma con pochi medici il servizio reso purtroppo non potrà essere efficiente.

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