CINTA MURARIA MEDIEVALE IN STATO DI DEGRADO

I primi scricchiolii si erano verificati un paio di anni e l’unico intervento è stato la collocazione di ringhiere e cartelli per segnalare la situazione di pericolo

E’ in stato di estremo degrado il ricco e prezioso patrimonio storico della cinta muraria medievale della città. L’ultimo crollo in ordine di tempo si registra nelle mura di via Serbatoio, nell’antico quartiere San Michele. I primi scricchiolii si erano verificati un paio di anni e l’unico intervento delle autorità è stato la collocazione di ringhiere e cartelli per segnalare la situazione di pericolo.

La strada è infatti transitata regolarmente da automobili e pedoni. Nelle scorse ore altri pezzi di tufo sono finiti sulla sede viaria e l’immagine che oggi offre questa parte di cinta muraria è quella di un pezzo di storia che sta morendo. La realizzazione del perimetro di mura che cingevano la città risale al 1300 ad opera di re Federico II d’Aragona. Le mura circoscrivevano i borghi che prima ne erano fuori. Nel secolo XVI, con l’imperatore Carlo V, il vicerè De Vega fortificò le mura munendole di bastioni. Quest’ultimi erano armati di cannoni. Fino al periodo bellico in qualche modo sono riusciti a resistere al tempo che passava, poi alcuni bastioni furono distrutti e altri, negli anni ’50 e ’60, furono abbattuti per costruirvi delle abitazioni.

Le antiche mura rimanenti vennero poi preservate dalle normative edilizie, ma quel poco che è rimasto non è mai diventato una vera attrattiva turistica. In verità negli anni ’80 una parte delle mura del quartiere San Michele, in prossimità del Castello Luna, vennero restaurate e si realizzò una pedana dalla quale i turisti potevano ammirare le mura. Quel percorso fu poco utilizzato e ora non è più transitabile perchè seriamente danneggiato. Le mura medievali testimoniano l’importanza con la quale Sciacca si colloca nel panorama storico della Sicilia, ma non vengono adeguatamente tutelate ed oggi è concreto il rischio che il degrado le porti alla definitiva rovina.

Sarebbe oggi opportuno che la Soprintendenza effettuare un approfondito sopralluogo della cinta muraria attualmente ancora visibile, allo scopo di progettare interventi di restauro.

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