BANCAROTTA FRAUDOLENTA E INTESTAZIONE FITTIZIA DI BENI: LA PROCURA CHIEDE IL PROCESSO PER I MAROTTA

Per Carmelo Marotta, 45 anni, e le sorelle Rosalia, 51 anni, e Maria, 48 anni, la Procura di Sciacca ha chiesto il rinvio a giudizio per bancarotta fraudolenta e intestazione fittizia di beni. 

I beni ammonterebbero a circa due milioni di euro. Si tratta dell’intero compendio aziendale della società Edilmar Group Srl con sede in Sciacca. 

La storiua giudiziaria di carmelo Marotta parte dall’inchiesta “Maginot”. Fu arrestato con l’accusa di associazione mafiosa. Secondo gli inquirenti, Carmelo Marotta avrebbe favorito la latitanza del boss Falsone. In primo grado fu condannato, mentre in appello venne assolto dall’accusa di associazione mafiosa e la sua pena venne ridotta da 12 anni e 6 mesi di reclusione a 4 anni e 6 mesi già scontata.

Secondo la magistratura inquirente, Carmelo Marotta al fine di preservare i beni aziendali delle proprie società Edilservizi srl e Edilmar srl da un probabile provvedimento di natura patrimoniale, poi avvenuto, avrebbe dapprima costituito una nuova entità societaria Edilmar Group di proprietà delle sorelle Maria e Rosalia e poi avrebbe eseguito una serie di operazioni commerciali “univocamente volte a veicolare tutti i cespiti attivi e i beni aziendali materiali e immateriali delle due società nel patrimonio della nuova società Edilmar Group così sottraendo tali beni al provvedimento di sequestro preventivo emesso in data 11 luglio 2011 dal Gip di palermo, nonchè ai creditori pubblici e privati delle ditte Edilservizi srl ed Edilmar srl, dichiarate fallite nel 2012”.

Il pubblico ministero Alessandro Moffa ha anche chiesto il rinvio a giudizio per Filippo Lo Cicero, riberese di 51 anni, per l’ipotesoi di truffa in concorso con Carmelo Marotta. Lo Cicero ricorpiva il ruolo di direttore tecnico della Edilservizi srl. 

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