TERME: A PALERMO UN FILM GIA’ VISTO

In occasione della riunione di oggi promossa da Mangiacavallo una conferma: per la Regione le Terme sono un peso, un problema

Si è svolta questa mattina l’audizione all’Ars convocata dal deputato M5S Mangiacavallo alla presenza dell’assessore Baccei. All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola e il deputato Udc Margherita La Rocca Ruvolo,oltre al comitato spontaneo nato alcuni mesi fa a Sciacca.

“Il nostro intento nel convocare la seduta odierna era quello di ottenere un momento di confronto tra i cittadini saccensi e i funzionari della Regione Siciliana che si stanno occupando della questione Terme di Sciacca. Abbiamo trovato al tavolo anche un altro interlocutore principale, ovvero l’assessore Baccei”. Durissimo il commento di Mangiacavallo sull’esito della riunione: “Nessuna soluzione, come al solito. Ci troviamo di fronte una Regione che ha chiuso le Terme per non appesantirne il bilancio e che adesso vuole vendere parte del patrimonio per far cassa e ripianarne i debiti. L’Asp di Agrigento, che doveva gestire lo stabilimento, è ferma al palo perché chiede all’assessore alla Sanità di essere autorizzata a sforare il proprio bilancio. Il mini bando per l’affidamento del Grand Hotel congelato fin quando le sorti dello stabilimento non siano definite, e il bando principale bloccato da una serie di procedure che vorrebbero che la Regione tornasse dapprima nella disponibilità totale dei beni, oggi gestiti dalle Terme di Sciacca S.p.A in liquidazione. Insomma, per chi non se ne fosse accorto, le terme di Sciacca sono finite nel pantano della burocrazia regionale”.

L’assessore Baccei ha preso quindi atto di due proposte pervenute al tavolo: il sindaco di Sciacca che ha offerto la sua disponibilità per la stesura del bando e il comitato cittadino che ha rilanciato l’azionariato popolare per l’acquisizione delle Terme.

Il deputato M5S ha chiesto, nell’immediato, di provvedere alla tutela dei beni per non farne perdere il valore.

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