MUSEO DEL CARNEVALE, MANDRACCHIA: “IL PENSIERO ALTALENANTE DI MONTE. IL PROGETTO PREVEDE POSTI DI LAVORO, LUI DICE DI NO SU FACEBOOK”

L’assessore allo spettacolo Salvatore Monte dovrebbe chiarire meglio i contenuti della relazione di sintesi del progetto di fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale, allestimento e gestione del museo del carnevale di Sciacca”. Lo chiede il consigliere comunale Paolo Mandracchia (Sel) che critica Monte anche per l’uso dei social network che sono diventati “canali comunicativi istituzionali”.

“Bisognerebbe chiarire in modo definitivo- dice Mandracchia- se le discussioni sui social siano da considerarsi private o istituzionali o, eventualmente, se le predette discussioni cambiano la loro natura a seconda della convenienza”.

Mandracchia si riferisce alle esigenze di Monte di scrivere sul suo porfilo Facebook che il Museo del Carnevale non offre posti di lavoro. Monte, a quanto pare, è oggetto di numerosi messaggi di giovani che chiedono notizie in merito.

Mandracchia evidenzia che  “pagina 18 della relazione progettuale è riportato che “a progetto ultimato, l’ipotesi occupazionale prevede l’inserimento di almeno quattro nuove figure impiegate nella gestione del Museo, fra cui 2 custodi, 1 addetto al front office/guida, con conoscenza delle lingue, 1 addetto bookshop”.

Aggiunge anche che nella suddetta relazione “il costo di queste figure impiegate andrebbe ammortizzato con l’introduzione di un biglietto, anche prepagato, dove si prevede il costo di accesso ai servizi museali, mentre una tariffa a parte si dovrà prevedere per l’uso delle altre attività di supporto al Museo (sala incisione, sala polivalente, giardino da utilizzare come area espositiva anche periodica)”.

A tal proposito,Mandracchia vuole capire “se si tratta di impiegati comunali, ovvero appartenenti a società esterne, e sarebbe necessario specificare se l’incasso servirà ad ammortizzare i costi del Comune o quelli del privato”.

A proposito di costi e benefici sarebbe anche opportuno, continua Mandracchia, “prima di parlare del nuovo Carnevale spiegare ai Saccensi perché il pessimo Carnevale 2015, nonostante sia stato presentato all’insegna della “spending review”, abbia inciso nelle esigue casse comunali per oltre 270.000 euro”.

E sull’ipotesi di celebrare il carnevale 2016 a luglio, il consigliere comunale Paolo Mandracchia rimarca come “sotto l’aspetto turistico-economico a febbraio il carnevale riuscirebbe ad aumentare il flusso turistico, mentre a luglio, grazie al dono di madre natura, la nostra città ha già un elevato numero di presenze”.

Mandracchia passa poi ai costi sostenuti dall’Amministrazione comunale guidata da Di Paola: “Pur di mantenere l’impegno elettorale, in tre anni ha speso circa 900.000 euro, con risultati invero assai modesti. Lo sosteniamo da qualche tempo: il carnevale non può essere gestito a fini propagandistici, tantomeno può essere affidato a gente che non conosce le nostre tradizioni e le specificità di una festa che si contraddistingue per l’allegoria e il coinvolgimento popolare”.

” La maggiore preoccupazione della Giunta- continua Mandracchia-, venuta fuori negli ultimi giorni, pare sia legata più al periodo nel quale si dovrà svolgere la manifestazione che non al costo che, per necessità e opportunità, dovrà essere rivisto, magari pensando all’introduzione dei ticket d’ingresso o fissando un costo per adeguati servizi da rendere ai visitatori, senza rinunciare all’introito della Cosap come accaduto nel 2014 quando, in barba al regolamento comunale, la società privata incassò i proventi del suolo pubblico sostituendosi all’ente locale. Senza “introiti extra” sarà difficile mantenere la festa, in questo specifico contesto socio-economico a molti potrebbe apparire come un lusso e non una opportunità di svago e di allegoria”.

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