TERME: TUTTI INTERESSATI, TRANNE LA REGIONE
C’è l’interesse, da parte di privati, di acquistare l’ex Motel Agip; c’è l’interesse di importanti imprenditori a partecipare al bando di affidamento. Ma la Regione dorme
Le terme chiuse resteranno come un fortissimo schiaffo alla città. Uno schiaffo rumoroso che risuona ogni giorno. E’ stato difficile, e lo è ancora, dare seguito allo stupore dei turisti che chiedono del perché una risorsa termale così importante per il territorio abbia i cancelli chiusi. E’ stato difficile trovare una risposta che evitasse di rappresentare veramente la realtà di una Regione, della sua classe politica e dirigente, assolutamente inadeguata alla guida di un’Isola alla quale non manca davvero nulla e che potrebbe vivere di turismo tutto l’anno.
E’ stato mortificante dare risposte alle domande dei turisti. E’ come se ognuno di noi si fosse dato un colpo di zappa sui piedi. Ma perché voi non reagite, non vi ribellate? Altri interrogativi posti dai turisti. E qui, non è stato davvero facile trovare una risposta. Già, perché non ci incazziamo? Al di là delle amarezze inghiottite, è evidente che sulle terme c’è interesse. C’è l’interesse degli imprenditori che vogliono investire.
La notizia diffusa dal sindacalista Alberto Sabella, ex assessore comunale, secondo cui ci sarebbe un investitore del nord pronto a comprare l’ex Motel Agip, ma anche partecipare al bando per l’affidamento delle strutture termali, non è nuova. Ci sono tanti imprenditori che manifestano un interesse palese ad investire. Il territorio è vocato al turismo, le strutture sono interessate, dunque non c’è motivo per cui la risorsa termale non dovrebbe attrarre interesse da parte di terzi. Semmai, c’è da stupirsi se fosse il contrario.
In verità, una parte contraria c’è. E’ la Regione, con tutte le sue piene responsabilità. Una Regione che perde tempo, dal 2010, a pubblicare un banale bando per la manifestazione di interesse. Ci vuole davvero poco, basta copiare quello che altre realtà termali italiane hanno fatto. La Regione continua ad essere latitante, colpevole. Il patrimonio termale non va spezzato, va dato in affidamento integro. Basta solo pubblicare il bando. La pausa della politica volge al termine.
Stanare la Regione dallo stallo pericoloso e dannoso in cui ha posto le terme deve essere la priorità nell’agenda della politica locale.