TERME, FABRIZIO DI PAOLA: “ESTERREFATTO DELLE PAROLE DELLA CGIL. RASO SOLLECITI IL GOVERNO REGIONALE DEL SUO PARTITO”
“Mi ha lasciato esterrefatto – dichiara il sindaco Di Paola – l’intervento del segretario provinciale del sindacato, Massimo Raso, quando parla di ‘latitanza’ e di ‘atteggiamento pilatesco’ del Comune di Sciacca. Intervento che si aggiunge ad altri. Latitanza? Fuga dalle responsabilità? Mi chiedo: ma Massimo Raso ha seguito tutta l’attività posta in essere dal sottoscritto, a Sciacca e a Palermo, a ogni livello e con ogni mezzo, a favore delle Terme, senza risparmiarmi un giorno?”
Il sindaco Fabrizio Di Paola non ci sta alle critiche della Cgil e aggiunge: “Noto, purtroppo, che è fin troppo facile attaccare il sindaco anche su vicende di cui non ha alcuna responsabilità. Si attacca solo perché è sindaco. Sulla questione Terme, prendo atto, si tenta di spostare la responsabilità da Palermo a Sciacca, dalla Regione Siciliana (proprietaria del patrimonio) alla città che ha un legame storico e affettivo e l’interesse al suo funzionamento, ma non ha alcuna responsabilità gestionale. Invece di interessare esponenti di rilievo del governo regionale che hanno ricoperto ruoli importantissimi nel sindacato, si prende di mira il Comune di Sciacca. Le Terme, ricordo, sono state chiuse su decisione dell’assemblea dei soci, di cui la Regione è socio di maggioranza. Questo sindaco è da tre anni che si batte instancabilmente per il rilancio delle terme, per un nuovo bando di valorizzazione, per la riapertura provvisoria dopo la sciagurata decisione dell’assemblea dei soci dello scorso marzo di chiudere albergo e stabilimento”.
“E continuo a battermi- continua il sindaco-, anche andando a pulire con le associazioni cittadine il parco delle terme, in attesa che il governo della Regione batta un colpo, con un presidente che ha assunto precisi impegni, ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi non mantenuti. Vengo attaccato perché non ho sottoscritto l’esposto della Cgil. Ma il sindaco, che rappresenta l’intera città, non amministra con le denunce, ma cercando, come ho fatto, soluzioni ai problemi. Ben venga l’intervento dell’autorità giudiziaria. Se ci dovesse essere un processo, il Comune si costituirà parte civile”.