SENTENZA DEL GIUDICE DI PACE CONDANNA ENEL A PAGARE DANNI DA SOVRATENSIONE
Interessante sentenza del Giudice di Pace di Sciacca, chiamato a pronunciarsi sulla domanda risarcitoria proposta da un utente privato che a seguito di una serie di “sbalzi di tensione”, verificatisi nel dicembre del 2013, aveva subito il danneggiamento di alcuni elettrodomestici e di apparecchiature elettroniche all’interno della propria abitazione.
Risultati infruttuosi i tentativi bonari dell’utente di ottenere in via stragiudiziale il ristoro del danno subito, lo stesso si rivolgeva al Giudice di Pace di Sciacca che con la sua recentissima sentenza ha riconosciuto la responsabilità dell’Enel, ente gestore, nella causazione dell’ingiusto danno condannandolo a risarcire in toto l’utente danneggiato.
Il Giudice di Pace, accogliendo le richieste difensive di cui alla citazione in giudizio, ha ritenuto riconducibile il risarcimento alla disciplina della responsabilità per attività pericolose dettata dall’art. 2050 del Codice Civile, non essendo dubbio che l’attività di gestione di una linea elettrica costituisca “attività pericolosa”.
La sovratensione aveva reso inservibili, una lavatrice, un cordless, un impianto di ricezione satellitare, un telefono cellulare, un computer con annesso gruppo di continuità, una stampante, un lettore blu-ray e un impianto di amplificazione hi-fi.
I danni furono limitati dalla prontezza di riflessi dell’utente privato che intuita la gravità del guasto, avendo percepito l’odore di bruciato proveniente dalle prese di corrente di casa, provvedeva isolava tempestivamente gli altri elettrodomestici rimasti per fortuna indenni. L’utente privato è stato assistito dagli avvocati Salvatore e Giuseppe Galluzzo.