TERME, DELIBERTO E MANDRACCHIA: “LA GIUNTA DIMOSTRA DI ESSERE UN CLUB DI ARRAMPICATORI”
I due consiglieri comunmali criticano la scelta dell’Amministrazione di non firmare l’esposto della Cgil rivolta alla magistratura ordinaria e contabile
“La decisione dell’Amministrazione di non sottoscrivere l’esposto alla Procura e ai Magistrati della Corte dei Conti, promosso dalla CGIL per accertare le responsabilità di chi ha ridotto le Terme di Sciacca allo sfascio in cui si trovano è di una gravità inaudita che, tuttavia, non può sorprenderci, perché conferma la pavidità del Sindaco, il quale evidentemente teme di “disturbare” i propri referenti politici”.
A dichiararlo i consiglieri comunali Cinzia Deliberto e Paolo Mandracchia che rimarcano come la questione “ci dà ragione rispetto ai dubbi da noi sollevati e che avevano fatto inorridire il primo cittadino e non solo”.
“La spiegazione dell’Assessore Ignazio Bivona, secondo il quale “l’esposto guarda al passato mentre l’Amministrazione deve guardare al futuro” non regge, perché l’unico tempo da lui volutamente dimenticato, ossia il presente, è la conseguenza diretta di gestioni scellerate e, nella migliore delle ipotesi sprecone, che s’intestano tutte ai governi regionali di Centrodestra” aggiungono Deliberto e Mandracchia.
“Ora, noi capiamo che Fabrizio Di Paola abbia paura, se si permette di porre in discussione l’operato del Cda Lupo-Cantone (Spa in carica negli anni scorsi) poi magari sarà “bacchettato” dal senatore Giuseppe Marinello. Sarebbe opportuno però che lo ammettesse, evitando di costringere l’assessore Bivona ad arrampicarsi sugli specchi con motivazioni forse simpatiche dal punto di vista della forma, ma ridicole dal punto di vista della sostanza. Quella delle Terme è una delle tante vicende che indicano che quest’Amministrazione era bravissima a criticare, ma è meno abile ad agire quando si tratta di assumersi le responsabilità. Il Sindaco continui pure la sua corrispondenza epistolare, per giustificare la sua incapacità a gestire un problema così importante che riguarda una buona fetta dell’economia saccense”, concludono.