IL NUOVO SOGGETTO POLITICO, CHE PARTE DALLA “COSTITUENTE”, HA GIA’ 5 CONSIGLIERI COMUNALI
Editoriale di Filippo Cardinale
La “costituente” nasce da cinque consiglieri comunali. Ieri, Giuseppe Ambrogio, Mario Turturici e Salvatore Monteleone, hanno rotto definitivamente con l’amministrazione Di Paola lanciando l’alternativa con l’invito alle forze cattoliche, moderate e riformiste, di unificare le forze per la “nascita in tempi celeri di un fronte politico alternativo all’attuale assetto di governo cittadino”. L’uscita pubblica di ieri da parte di Ambrogio, Monteleone e Turturici, difficilmente cela una strategia politica a più riprese.
E’ ovvio che il progetto appena accennato ieri è il preludio di altri passaggi politici che hanno lo scopo di dare corpo più consistente all’idea. E i tre consiglieri, “padri” dell’invito alle forze politiche “moderate, riformiste e cattoliche”, sono destinati a raddoppiarsi. L’invito lanciato è già arrivato a destinazione ed è pronto ad essere accolto. Filippo Bellanca e Santo Ruffo sono interessati al progetto della costuituente.
Santo Ruffo, eletto nell’Mpa, si è allontanato dal partito dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Con l’idea della costruzione di in progetto alternativo all’Amministrazione Di Paola, sembra riacquistare quella vitalità politica che si era affievolita.
Filippo Bellanca è da tempo che carezza l’idea di andare oltre un perimetro stretto di alleanze. Ma soprattutto di valicare quello steccato politico stretto che non si è certo distinto per la proposizione di progetti seri per la crescita e lo sviluppo della città. Insomma, adesso avverte la possibilità di un nuovo corso capace di superare “gli steccati di un bipolarismo oramai datato, per una comune assunzione di responsabilità”.
Mario Turturici, Giuseppe Ambrogio e Salvatore Monteleone, da tempo hanno evidenziato un distacco dal “metodo” Di Paola di governare non solo la città, ma anche la stessa maggioranza. L’idea della costituente per porre fine al “bipolarismo datato” ha trovato quella forza propulsiva che li ha spinti ad andare oltre “il mal di pancia”.
Stavolta non si tratta di lanciare ultimatum al sindaco, stavolta è stata consegnata la dichiarazione di guerra. Da tempo, ormai, questo giornale ha scritto che le emergenze della città, il suo rilancio, la sua programmazione, si possono concretizzare solo con uno sforzo sinergico delle forze politiche.
Quello che in gergo viene definito come governo di salute pubblica. Non ci convince, però, l’idea della costituente appena lanciata da Ambrogio, Monteleone e Turturici. Un’idea che vuole abbattere il bipolarismo ma che, giocoforza, nasce già sul solco del bipolarismo.
Non passeranno parecchie ore dall’uscita di questo editoriale e certamente il centrodestra risponderà duramente alla proposta di Ambrogio, Monteleone e Turturici.
In buona sostanza, l’idea che avrebbe dovuto amalgamare, unire, già dalla nascita, invece, crea divisioni. La città è divisa politicamente. Crediamo che sia un errore partorire un progetto politico che punta sulla divisione anziché sull’unione di forze politiche.
La sinergia delle forze politiche, con il fine di presentare un progetto di ampio respiro in grado di rilanciare la città, siamo convinti possa realizzarsi con una metodologia diversa da quella di un appello agli “uomni moderati, democratici e riformisti”. E’ già questa una perimetrazione ad escludendum.