CHIESTI 15 ANNI DI CARCERE PER L’EX FRATE DAVIDE MORDINO
L’ex frate, accusato di pedofilia, avrebbe compiuto atti sessuali con minorenni. Domani l’arringa della difesa, poi la camera di consiglio e sentenza
Il pubblico ministero della Dda di Palermo, Alessia Sinatra, ha chiesto 15 anni di carcere per l’ex frate della Basilica di San Calogero, Davide Mordino (44 anni) e 100 mila euro di multa. E’ accusato di pedofilia, e secondo la pubblica accusa avrebbe compiuto atti sessuali con minorenni da 14 a 18 anni. Fatti che sarebbero accaduti mentre era frate e titolare della basilica di San Calogero, sul monte Cronio.
Ilprocesso di svolge a porte chiuse a Sciacca. Ieri il pm Sinatra ha svolto la sua requisitoria per 5 ore. Secono l’accusa, l’ex frate avrebbe commesso atti sessuali con 4 minori e con altri due avrebbe tentato senza riuscirvi. Tra le accuse c’è anche quella di aver avvicinato i ragazzi con la promessa di fargli fare un test sulla sensibilità corporea, al quale sarebbero seguiti atti sessuali. Accuse respinte dall’ex frate, a cominicare dall’interrogatorio di garanzia.
Nel processo, si sono costituite parti civili tre delle presunte persone offese. Ad assisterle gli avvocati Pietro Casandra e Carmela Re. Parte civili che, ieri, nella discussione si sono associate alle richieste del pubblico ministero e avanzando le richieste di risarcimento di danni. Domani spetteràalla difesa svolgere l’arringa. Poi la camera di consiglio e la sentenza. Mordino è difeso dagli avvocati Antonino Agnello e Luca Giordano che sostengono l’estraneità di Mordino dai fatti contestati e che avranno il compito di smontare l’impinato accusatorio.
L’avvocato di parte civile, Pietro Casandra, ha chiesto 500 mila euro di risarcimento, con una provvisionale di 75 mila.
L’arresto dell’ex frate fece grande scalpore a Sciacca, anche perchè era parecchio stimato e attivo. Dopo essere stato allontanato dalla Basilica di San Calogero e da Sciacca, diversi saccensi promossero una raccolta di firma contro la disposizione del Terzo Ordine Regolare, da cui Mordino dipendeva. Le investigazioni furono svolte dal Commissariato di Polizia di Sciacca.