IL “CASO” DELLA VIA AMENDOLA. UNA LUNGA LETTERA DEL COMITATO PER AVERE LUMI
Quattordici interrogativi rivolti all’Amministrazione e al Comando della Polizia Municipale
I componenti del Consiglio direttivo del comitato cittadino “Ferdinandea” hanno depositato una lettera indirizzata al Comandante della Polizia Municipale, al Sindaco, all’Assessore alla Polizia Municipale, al Presidente del Consiglio comunale e ai consiglieri comunali.
Con la lettera, chiedono di prendere visione della Relazione tecnica elaborata dal Comando Vigili Urbani che ha portato all’istituzione temporanea del senso unico di marcia in via Amendola.
Il comitato Ferdinandea vuole appurare se:
• prima di adottare un provvedimento così drastico, sono state valutate e in che misura altre opzioni, nonché lo stato dei luoghi indicati come “percorsi alternativi”;
• per questo “esperimento viario” – che ha individuato nella via Lido una delle strade alternative per raggiungere la Perriera – si è tenuto conto del fatto che questa strada è interessata quotidianamente ed in tutte le ore da copiose e continue perdite idriche che attraversano la carreggiata in diversi punti e la rendono particolarmente pericolosa per ciclomotori e motoveicoli;
• si è tenuto conto che durante il periodo estivo si incrementa il flusso automobilistico verso le località balneari anche a causa della chiusura del ponte sul Cansalamone;
• si è tenuto conto che durante il periodo invernale la via Lido viene interdetta al transito veicolare ogni qualvolta si verifica un temporale, poiché fango e pietre si riversano direttamente sulla carreggiata;
• si è tenuto conto delle carenti condizioni del manto stradale, causa negli ultimi anni di numerosi incidenti anche gravi, nonché di mancati interventi di scerbatura ;
• è stato effettuato un sopralluogo per verificare le condizioni del manto stradale della arteria di collegamento “area portuale – SS115” , più volte chiusa al transito veicolare, utile per raggiungere i punti di ingresso e le zone periferiche della città;
• è stata esaminata l’ipotesi di mantenere il doppio senso di marcia con obbligo di svolta a destra per le auto in salita da via Amendola;
• è stata riscontrata la “sosta selvaggia” di autovetture in tutte le ore del giorno in prossimità dell’intersezione tra le vie Amendola – Giovanni XXIII e Ovidio, causa principale dell’ingorgo all’altezza dell’incrocio e delle colonne di auto nella parte alta di via Amendola e lungo la via Ovidio, tutto ciò in palese violazione dell’art. 158 del codice della strada che “vieta la fermata e la sosta dei veicoli nei centri abitati, sulla corrispondenza delle aree di intersezione e in prossimità delle stesse a meno di 5 m dal prolungamento del bordo più vicino della carreggiata trasversale, salvo diversa segnalazione”;
• è stato considerato che gli ingorghi si registrano ora in via Modigliani e sul ponte della Perriera, determinando le lamentele di residenti e non, e che la colonna di auto continua a formarsi in determinate fasce orarie; • è stata valutata l’ipotesi di una sostituzione del “birillo” con una rotonda più adeguata alle esigenze del transito veicolare che interessa le vie Amendola, Giovanni XXIII e Ovidio, con conseguente obbligo di percorsi alternativi per i mezzi pesanti; • è stata presa in considerazione la collocazione di un “semaforo intelligente” ;
• è stato valutata l’ipotesi di un una modifica dell’incrocio tra la via Ovidio ed il ponte della Perriera all’altezza del Banco di Credito Cooperativo, con la realizzazione di una ampia rotonda sicuramente più funzionale di quella esistente. In questo caso si eviterebbero due incroci a distanza di poche centinaia di metri;
• era il caso di effettuare proprio ora un simile “esperimento viario” in vista della imminente chiusura al transito veicolare – e per diversi mesi – della parte alta della via Amendola, per il rifacimento del muro di contenimento e della strada crollata e attualmente recintata;
• non era più opportuno puntare al completamento della parte alta di via Solofra che si immette direttamente sul corso Miraglia, consentendo di smaltire buona parte del traffico veicolare che si concentra in via Ovidio, via Amendola e via Giovanni XXIII.
“Questi argomenti- scrive il Comitato- che saranno sicuramente oggetto di valutazione nel corso della riunione programmata non possono non essere presi in considerazione dall’Amministrazione Comunale soprattutto alla luce delle 1.200 (milleduecento) firme raccolte dal Comitato Ferdinandea, a dimostrazione dei disagi causati non solo ai residenti ed ai commercianti della zona, ma anche a centinaia di cittadini residenti alla Perriera (come si evince dalle firme raccolte). Tutt’oggi molti cittadini sono convinti che la via Amendola sia interessata da lavori di pubblica utilità e per pochissimo tempo. Quanti, invece, lodano questa iniziativa della Polizia Municipale – che si vorrebbe trasformare da semplice “esperimento” in soluzione definitiva – condivisa e accettata supinamente dalla Giunta Comunale, senza valutarne le conseguenze, farebbe bene a dimostrare con una numerosa e adeguata raccolta firme di rappresentare la volontà della maggioranza dei cittadini di Sciacca e non una semplice posizione personale”, conclude la lettera.