UNA CROCETTA SULLE TERME. IL SILENZIO CONTINUA E IL TEMPO PASSA
E’ evidente che il tempo per salvare la stagione è scaduto. Turriciano consegna invito a gestire lo stabilimento al manager dell’Asp. Le speranze di un si sono più sottili di un capello
Il Presidente della Regione gira in lungo e in largo la nostra Isola. Qualche giorno fa è stato ad Agrigento e Licata. La provincia agrigentina per Crocetta è molto ristretta e non considera proprio Sciacca. Non speriamo che possa venire qui a soggiornare, ma per tutelare uno dei patrimoni più importanti della Sicilia si. Tra l’altro, di proprietà della Regione: le Terme.
A tutti è nota la vicenda del suo impegno, nullo, per tentare di salvare le terme dall’onta della chiusura. Cosa che, accaduta, è da ascrivere alla sua indimenticabile esperienza governativa. Indimenticabile per i risultati segnati. Ormai il tempo è davvero scaduto. Non c’è più tempo e la stagione è irrimediabilmente persa. E con essa è archiviata la vicenda dei mini bandi per affidare a terzi le attività termali. Il tempo è scaduto per salvare dalla disoccupazione oltre cinquanta famiglie.
Tutto questo non ha stimolato il Presidente della Regione a fare un salto a Sciacca, a vedere di persona, a difendere con il suo petto l’assedio alle terme da parte di un disastro di una politica e burocrazia regionale. Narriamo, solo per dovere di cronaca, l’ultimo aggiornamento. Il liquidatore della Terme di Sciacca Spa, Carlo Turriciano si è incontrato con il manager dell’Asp di Agrigento, Salvatore Ficarra. Ha consegnato l’invito a gestire lo stabilimento termale. Non sappiamo ancora la risposta. La immaginiamo. E non immaginiamo sia positiva.