DI PAOLA A PALERMO PER LE TERME: “GIORNATA SFIANCANTE, MA NON CI ARRENDIAMO”

Il sindaco Fabrizio Di Paola dopo la missione a Palermo sulle Tme, con incontri in diversi uffici della Regione Siciliana, ma senza incontrare il presidente Rosario Crocetta, continua ad insistere nel tentativo di indurre la Regione a trovare una soluzione sulle Terme.

A Palermo c’erano il presidente del Consiglio comunale Calogero Bono, i consiglieri comunali Ignazio Catanzaro, Vittorio Di Natale, Simone Di Paola, Michelangelo Graffeo, Lorenzo Maglienti e l’assessore David Emmi. Presenti anche alcuni lavoratori delle Terme di Sciacca. L’iniziativa, promossa congiuntamente da Amministrazione e Consiglio comunale, è stata assunta la settimana scorsa nel corso di una conferenza dei capigruppo consiliari, dando seguito a quanto l’organo consiliare ha deliberato nella seduta straordinaria del 14 aprile.

Ieri a Palermo, la delegazione ha avuto in mattinata un incontro alla Presidenza della Regione Siciliana col capo di gabinetto del presidente Crocetta. Nel pomeriggio, altri incontri nella sede dell’assessorato regionale all’Economia con la responsabile delle Partecipate e il liquidatore delle terme.

“E’ stata una giornata intensa e anche sfiancante. Ma non demordiamo – dice il sindaco Fabrizio Di Paola –. Le istituzioni, le forze politiche locali, stanno spingendo al massimo affinché si arrivi a concretizzare quanto da settimane andiamo proponendo, con le uniche soluzioni possibili per riaprire al più presto le Terme. È stata una giornata di confronti e di ulteriori approfondimenti tecnici e giuridici. Pare che ci sia una maggiore convinzione a portare avanti con decisione la proposta di affitto del ramo d’azienda e di portare a conclusione l’interlocuzione con l’Asp per la gestione dello stabilimento termale. In settimana si è stabilito un incontro con il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale. Intanto il liquidatore predisporrà le relazioni tecniche per riconvocare l’assemblea dei soci delle Terme S.p.A. da cui si dovrà passare per ottenere il via libera alla gestione pubblica provvisoria dello stabilimento e alla gestione temporanea di un privato – attraverso un mini bando – del Grand Hotel, in attesa dell’avviso per la gestione pluriennale di tutto il patrimonio”.

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