ACCESSI AL MARE E PARCHEGGI, ODISSEA TRA ILLEGALITA’ E ARROGANZA DEI PRIVATI
Siamo l’unica città “turistica-balneare” dove è quasi impossibile accedere al mare, tra mille abusi di privati e disorganizzazione da parte degli uffici comunali preposti
Arriva l’estate, ci siamo quasi, e puntualmente si ripropongono due problemi per coloro che intendono frequentare le spiagge della Città e fruire della risorsa mare. Il primo è quello dei parcheggi e l’altro, ma strettamente connesso al primo come spiegheremo, quello degli accessi al mare.
Si comincia dalla via Lido, che ha pochissimi teorici accessi al mare, quasi tutti rigorosamente occupati dai privati che hanno fatto in modo abusivamente di ridurre o addirittura sbarrare gli accessi contigui alle loro abitazioni, senza che il Comune, a mezzo dei vigili urbani o dell’ufficio per la repressione dell’abusivismo edilizio, abbia mai contestato qualcosa.
Ma quei pochi accessi, che si possono misurare in centimetri, non chiusi o sbarrati, sono lasciati alla sporcizia ed alle erbacce in modo tale da non poter essere utilizzati.
Ma dalla via Lido si arriva fin quasi alla Foggia, passando per la tonnara, e c’è chi addirittura ha alzato muri o collocato cancelli per impedire l’accesso. Eppure nonostante fosse semplicissimo per i competenti uffici comunali rilevare tutti questi abusi, visto che basterebbe confrontare lo stato di fatto con le concessioni rilasciate su quelle aree, che cosa si è studiato per complicare la vita?
Una bella commissione consiliare (maggioranza/opposizione) per condurre l’accertamento, della serie le violazioni urbanistiche e demaniali sono materia “politica”, che va quindi trattata da politici, i quali come è noto hanno posizioni più possibiliste, perché interpretano la legge. E i funzionari sono stati ben contenti di questa scelta, come se non fosse compito loro, dato che qualcuno si è offerto di prendere la patata bollente. E in quasi due anni che ha fatto la Commissione?
Forse ha richiesto agli uffici i documenti per fare quello che gli uffici avrebbero dovuto fare? Ha percorso tutto il litorale per fare il censimento degli accessi?
Quindi l’ennesima stagione senza accessi. Ma cancelli, sbarramenti, paletti, recinzioni tutti i sistemi per impedire l’accesso al mare hanno però in comune tra loro un unico elemento: sono illegali, come ha stabilito nel lontano febbraio del 2001 la Terza Sezione penale della Corte di Cassazione: “Nessuna proprietà privata e per nessun motivo può impedire l’accesso al mare alla collettività se la proprietà stessa è l’unica via per raggiungere una determinata spiaggia”.
E andiamo ai parcheggi. Nessun parcheggio sulla strada che costeggia il lido e la tonnara e strade di arrivo alla spiaggia privatizzate e spesso sbarrate con catene; nessun parcheggio sulle aree prospicienti la spiaggia libera di San Marco. Nel primo caso i bagnanti devono in modo inappropriato oltre che illegale, lasciare i propri automezzi sul ciglio delle strade, con serissimi rischi soprattutto per bambini ed anziani, dato che quelle strade sono molo trafficate nella stagione estiva; ma non è che per caso la difficoltà di parcheggio ha la funzione di scoraggiare i bagnanti in cerca di spiagge libere per mantenere la privacy dei proprietari delle ville al mare?
Per San Marco poi la automobili devono inerpicarsi ed arrampicarsi sui costoni argillosi, spesso scoscesi. Ma anche lì si vedono strade che scendono dalle varie costruzioni, ma sbarrate anch’esse. Molti stabilimenti balneari si sono dotati, acquistando o affittando per il periodo estivo aree, di spazi che possono essere definiti parcheggi solo con molta buona volontà, visto che non ne hanno le caratteristiche né i requisiti di legge (dimensioni, dotazioni di sicurezza, distanza tra autovetture, ecc.); ma nonostante questi problemi per lo meno ci sono, anche se richiedono un prezzo per il servizio.
Allora: per questa stagione la situazione resta come è sempre stata, ma se si abolisce questa inutile e superflua commissione e si richiamano gli uffici ai loro doveri la stagione 2016 sarà, forse, finalmente migliore.