ACCESSI AL MARE, ETERNO PROBLEMA. INTERROGAZIONE DI SABELLA E DI PAOLA: “CHE FINE HA FATTO IL GRUPPO DI LAVORO PER INDIVIDUARE GLI ABUSI E LE ILLEGALITA’?”
Sembra difficile risolvere una questione colma di abusi che rendono inaccessibili le spiagge
Accessi al mare, solito problema che si ripete puntualmente, come se Sciacca non fosse una Città turistica. E allora necessitano articoli su giornali, interrogazioni da parte di consiglieri comunali.
Simone di Paola e Enzo Sabella sollecitano l’Amministrazione con una interrogazione per per “sapere se tale gruppo di lavoro è mai stato costituito; se si, quali risultati ha finora conseguito e quali iniziative ha in animo di promuovere per provare a porre rimedio a tale stato di disagio e consentire ai cittadini di poter liberamente accedere in spiaggia, laddove l’inciviltà di taluni soggetti lo impedisce, assolvendo altresì al preciso dovere di denunciare senza sconti o timidezze abusivi e trasgressori”.
La vicenda risale allo scorso anno, quando Di Paola e Sabella presentarono un’interrogazione a risposta orale, “evidenziando lo scandalo, supportato da copiosa produzione giurisprudenziale, oltre che da evidenti dati oggettivi, rappresentato dai cosiddetti liberi accessi al mare, ostruiti o addirittura impediti da interventi strutturali di privati, che di fatto ne inibiscono l’accesso a cittadini e turisti, frutto e conseguenza dell’atteggiamento di vergognosa incuranza o peggio di tolleranza o complicità, assunto dalle amministrazioni comunali del passato, che hanno consegnato alle generazioni presenti l’attuale stato di indecente abbandono in cui versano i nostri lidi più frequentati”.
“Si disse in quella sede quanto fosse indecoroso che una Città, la quale si autodefinisce “polo turistico”, abbandoni le vie ed i passaggi di accesso alle spiagge ad una condizione di evidente fatiscenza ed incuria. L’Amministrazione Comunale, che in quella sede condivise l’impianto dell’atto ispettivo, comunicò all’aula l’intenzione di istituire in tempi brevissimi una task force il cui compito fosse quello di monitorare la situazione, accertare – litorale per litorale – la presenza di abusi, denunciandoli alle autorità inquirenti e comunicare al Consiglio Comunale la situazione reale, impegnandosi altresì ad individuare soluzioni tempestive ed efficaci per porre rimedio ad un problema che, come detto, oltre a creare enormi disagi all’utenza, mortifica ed offende le ambizioni turistiche della Città intera”.
“Da quel giorno- scrivono i due consiglieri comunali- nessuna notizia del lavoro svolto da tale fantomatico gruppo di lavoro è giunto agli scriventi, tale che, trovandoci alle porte di una nuova stagione estiva, la situazione riguardante gli accessi al mare si trova in uno stato ancora peggiore dello scorso anno; e nel frattempo i tanti abusivi continuano a godere dei benefici loro determinati da una condizione di obiettiva impunità. Anche questo accade nel presunto terzo polo turistico siciliano”.