LA STRAGE NEL CANALE DI SICILIA, LE RIFLESSIONI DELL’ASSOCIAZIONE “MIZZICA”
“La strage nel canale di Sicilia di ieri, la più grande che la storia dell’uomo ricordi e che ha portato via la vita a diverse centinaia di nostri fratelli migranti, non deve passare inosservata. Anche nella nostra città. Per troppo tempo il vecchio continente e le istituzioni di ogni ordine hanno sottovalutato il problema. Per troppo tempo si è preferito occuparsi d’altro, voltarsi dall’altra parte. Il mediterraneo sta diventando, giorno dopo giorno, sempre più una grande fossa comune, per colpa di drammi e disperazioni che noi occidentali abbiamo contribuito a far nascere ed accrescere. Oggi, ogni cittadino europeo è chiamato a chiedere a gran voce risorse ed attenzione da tutta la comunità sul fenomeno. Oggi, tutti noi siamo chiamati a gran voce a parlarne con il loro vero nome: PERSONE, e non numeri o “migranti” (come se avessero un destino già segnato con questo termine), a silenziare ogni becera operazione politica di sciacallaggio, specie sul web. Insomma: oggi siamo chiamati a restare umani. E in questo senso, Sciacca deve fare la sua parte. Per questo chiediamo al sindaco Fabrizio Di Paola di proclamare per domani una giornata di lutto cittadino, esponendo bandiere a mezz’asta dagli uffici pubblici e sospendendo ogni manifestazione prevista, magari coinvolgendo le varie comunità religiose per un momento di raccoglimento forte che non ci faccia abituare a trattare questi NOSTRI MORTI come qualcosa di inevitabile. Perché non lo sono. Noi faremo la nostra parte: istituiremo a breve un laboratorio permanente sul tema immigrazione, specie per le nuove generazioni, dove proporremo soluzioni in termini di sensibilizzazione e solidarietà”.