CONTRADA MARAGANI: STORIE DI ORDINARIO ABBANDONO

“Condizioni di vergognoso abbandono ed incuria”: così il consigliere comunale Simone Di Paola descrive lo stato in cui si trova contrada Maragani, una delle nostre più rinomate località balneari, ma anche una delle zone della città peggio servite sotto ogni punto di vista.

Uno screening i mpietoso quello di Di Paola, che intende ricordare all’amministrazione comunale che siamo di fron te ad una zona densamente abitata anche in inverno, ma con tantissimi problemi riguardanti servizi essenziali.

“Iniziamo dai collegamenti stradali: l’intera contrada è infatti collegata alla strada di collegamento Sciacca San Marco da un’unica arteria interna di attraversamento (forse sarebbe meglio definirla trazzera!!): la Via Selinunte (per la verità di competenza della ex provincia Regionale di Agrigento), che poi diventa Via dei Greci (quest’ultima invece di proprietà comunale) le cui condizioni di pericolosità, dettate dall’incuria del manto stradale, dalla ristrettezza della carreggiata e la totale oscurità dovuta all’assenza di un efficiente servizio di illuminazione pubblica, sono a dir poco scandalose. Manca del tutto il servizio di erogazione dell’acqua pubblica, ragion per cui, nel 2015, in una città che si definisce “polo turistico”, residenti e turisti che vogliono avere l’acqua in casa sono ancora costretti a ricorrere alle autobotti; cosa che dovrebbe far vergognare chiunque ne abbia la responsabilità; eppure non mi risulta si stia facendo molto per provare a trovare una soluzione con l’Ente gestore, il quale ovviamente di porsi il problema e rimediarvi se ne frega altamente! Per non parlare poi dei cosiddetti “accessi al mare”, anche se definirli tali è a dir poco un eufemismo: trattasi infatti di scalette improvvisate con qualche pietra trovata a caso sull’arenile e disposta alla meglio per non dire che mancano gli accessi; le scalette invece, quelle vere ed in legno, o mancano o vengono collocate soltanto in un qualche punto (evidentemente a scelta e discrezione di qualcuno!) della spiaggia, privando tutti gli altri utenti, che invece hanno accesso in altri punti del litorale, di un servizio elementare. Questa è in due povere la situazione in cui versa una località balneare in un comune che si definisce “polo turistico”. Ovviamente fra qualche settimana si inizierà a parlare di riqualificazione e molti si riempiranno la bocca dell’esigenza di approntare interventi organici di sistemazione delle nostre spiagge e località di mare; ed ovviamente, alla fine di tanto parlare, la Contrada Maragani, continuerà a restare senza una strada dignitosa, completamente al buio e senza acqua nelle case. Alla luce di quanto testè detto si interroga l’Amministrazione Comunale per sapere che tipo di iniziative intende assumere per programmare nel medio e lungo termine interventi di recupero della Contrada Maragani, anche coinvolgendo gli altri enti interessati e competenti (Girgenti Acque e Provincia), nella consapevolezza che non sia più tollerabile costringere un pezzo intero della nostra Città a vivere in condizioni da Medioevo e privi del benché minimo servizio che possa far pensare a questi concittadini di vivere in una Città civile”.

Il consigliere comunale fa riferimento alla parte più estrema di Maragani, ma anche la via Enea, che gode di una condotta idrica, ha da anni gravi problemi di approvvigionamento, con soluzioni temporanee soltanto quando i residenti promuovono clamorose azioni di protesta, come la denuncia ai carabinieri di un anno fa. Con l’arrivo della stagione estiva, anche in quella zona sono cominciati i problemi idrici e molte famiglie hanno cominciato a richiedere autobotti a pagamento.

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