PRG, QUELLA PARTICELLA “BALLERINA”. L’AVV. MICALIZZI: “QUELLA DICHIARAZIONE DELL’UFFICIO TECNICO E’ FALSA”

La vicenda dell’area di via Verona destinata alla realizzazione della stazione di rifornimento della Tamoil si arricchisce di mistero

Continua la querelle a suon di cause vinte dall’avvocato Francesco Micalizzi, titolare dell’area di via Verona dove doveva sorgere la stazione di carburante Tamoil, e il Comune di Sciacca. L’avvocato Micalizzi, titolare già di licenza di edilizia su quell’area, aveva richiesto l’accesso agli atti all’Ufficio tecnico comunale di Sciacca. L’avvocato Micalizzi aveva riscontrato una differenza tra la destinazione dell’area (zona destinata anche alla realizzazione di una stazione di carburante) inserita nella prima stesura del nuovo Piano Regolatore Generale e nella stesura dello stesso strumento urbanistico del 2011. In quest’ultimo riferimento, quell’area risultava con destinazione a verde.

In buona sostanza, l’avvocato Micalizzi rileva come nello stesso PRG, senza modifiche o indicazioni da parte del Consiglio comnunale, l’area di via Verona veniva trasformata da zona B (edificabile per stazione carburante) come prevista nel PRG 2004) in zona E6 (verde agricolo). Alla richiesta inoltrata dall’avvocato Micalizzi all’Ufficio tecnico veniva data la seguente risposta: “una sostanziale e congruente riproposizione della destinazione urbanistica assegnata, rinvenibile sia nelle tavole della prima stesura (anno 2004) che in quelle della seconda consegna (anno 2011) dell’area sita in via Verona (foglio di mappa n. 110 part 105 -1898)”.

L’avvocato Micalizzi, risalendo agli effettivi documenti, e dopo la richiesta di accesso agli atti, ha rilevato che “le dichiarazioni del Comune non rispondono al vero”. Lo stesso avvocato Micalizzi, con un’apposita comunicazione inviata a mezzo posta elettronica certificata, chiede di sapere “quali indicazioni e/o prescrizioni abbia dato il Consiglio comunale e/o l’Amministrazione comunale ai Tecnici progettisti circa le modifiche urbanistiche apportate degli stessi, all’area di cui al foglio 110 particella 105 e 1898, rispetto alla destinazione urbanistica prevista nella prima stesura del PRG depositato al Comune di Sciacca in data a4 giugno 2004 con protocollo n. 17111”.

La vicenda si complica ancora di più. Su quell’area era stata rilasciata lalicenza edilizia. Poi il Comune fece marcia indietro, ma perse tutte le cause col Tar e il Cga. Il titolare dell’area, intanto, ha avanzato una richiesta di danno di 600.000 euro. E ancora deve intervenire la Tamoil.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *