QUANDO LA STAMPA A VOLTE ESAGERA
Un fatto di natura accidentale avvenuto una settimana fa nel centro di Sciacca viene ingigantito e trasformato in intimidazione.
Alcuni organi di stampa pubblicano oggi una notizia riguardante un principio d’incendio avvenuto in un locale vuoto di un palazzo in piazza Carmine, trattandola forse con una certa superficialità e senza entrare nei dettagli.
Si tratta dell’ex studio tecnico dell’architetto Pietro Alberto Piazza, dove i Vigili del fuoco alcuni giorni fa sono intervenuti a seguito della segnalazione di alcuni residenti nel palazzo che riferivano come dal locale, inutilizzato da diversi anni, fuorusciva del fumo. L’intervento ha rivelato che poco prima dentro l’ex studio, situato nell’androne del palazzo, erano stati incendiati dei fogli di giornale e che il piccolo incendio si era spento da solo. Sono stati informati i carabinieri, ma è da escludere che si sia trattato di un’intimidazione.
La ragazzata, com’è probabile che sia, è stata etichettata come “grave intimidazione” da stampa on line che è lontana da Sciacca ed a cui è bastata forse una segnalazione superficiale per amplificare in modo eccessivo, ma probabilmente in buona fede, un banale episodio accaduto almeno una settimana fa.
Lo studio dove attualmente svolge la propria attività l’architetto Pietro Alberto Piazza (progettista del Prg) sorge da anni alla periferia di Sciacca. Chi dovesse avere intenzione di compiere un’intimidazione, in quel luogo lontano dal centro storico avrebbe molte più possibilità di agire indisturbato.
Facciamo questo mestiere e crediamo nel ruolo fondamentale della stampa, ma a volte si va oltre, anche se in buona fede, come nel caso dei colleghi che scrivono notizie su Sciacca senza vivere la realtà cittadina e fidandosi solo di chi per primo ha scritto la notizia, amplificandola.