SICUREZZA PUBBLICA, SI COSTITUISCE IL COMITATO “FONTANA CALDA”. C’E’ PAURA DOPO LA VIOLENTA AGGRESSIONE IN CASA A COPPIA DI SPOSINI

Oggi 100 residenti si sono riuniti e costituiti in Comitato per far valere le loro istanze. Chiedono illuminazione pubblica e sistemi di videosorveglianza

Il grave e violento fatto di cronaca che ha sconvolto la città di Sciacca, ed in modo particolare i residenti della zona Isabella e Fontana Calda, oggi pomriggio un centinaio di residenti si sono riuniti e hanno costituito il Comitato “Fontana Calda”. E’ la zona, quest’ultima, dove è avvenuto il grave episodio di aggressione in casa ad una coppia di sposini.

I residenti sono molto preoccupati e hanno deciso di dare vita al Comitato “Fontana Calda” per tutelare la propria sicurezza. Hanno deciso di dare vita al Comitato per chiedere con più voce all’Amministrazione comunale “di intervenire prontamente per provvedere ad attenzionare la Contrada in questione mediante la collocazione di un impianto di illuminazione e di videosorveglianza”.

Chiedono un incontro urgente col sindaco, con i consiglieri comunali per rapprsentare loro un ventaglio di iniziative per rendere meno “isolata” la vasta zona a est della Città.

Alla riunione di oggi ha partecipato anche il presidente del Comitato Isabella-Sant’Antonio-Sovareto. Sono stati nominati alcuni delegati per interloquire con le istituzioni: Luigi Scoma Luigi, Francesco Patania, Piro Accursio e Saverio Augello.

Lo scorso 11 marzo, nella popolosa contrada si sono verificate scene da “Arancia meccanica”, all’interno di una casa dove una giovane coppia di sposi è stata aggredita, picchiata e rapinata. Poco dopo le 20 i due stavano facendo rientro a casa provenienti da una festa, quando si sono ritrovati davanti il portone d’ingresso quattro persone con il volto coperto da passamontagna che in precedenza avevano scavalcato la recinzione della loro villetta e si erano nascoste aspettando il loro arrivo.

Gli sconosciuti li hanno minacciati e aggrediti con un paletto di ferro, costringendoli a disattivare il sistema d’allarme. Poi sono stati legati a due sedie e picchiati, mentre i rapinatori rovistavano nelle varie stanze e mettevano tutto sottosopra, chiedendo con insistenza dove fosse la cassaforte. Il drammatico raid notturno sarebbe durato oltre un’ora, i malviventi hanno prelevato del denaro e un televisore.

I coniugi non senza faticare sono poi riusciti a liberarsi e chiesto aiuto. Hanno poi raccontato che i quattro avevano accento rumeno e che erano forse in stato di alterazione psichica causata da droghe o da alcol. Indaga la Polizia, che ha cercato indizi utili ad individuare i responsabili. Le due vittime della rapina sono state costrette a ricorrere alle cure del Pronto soccorso.  

L’episodio è inquietante e segue di pochi giorni la rapina messo a segno all’ufficio postale del quartiere di San Michele e una serie di furti in appartamento. C’è paura in contrada Isabella e in tutta la città. C’è la preoccupazione concreta che in città stia agendo una banda di malviventi che usa la violenza.

 

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