TERME, IL RISCHIO DELL’ASSALTO DEI CREDITORI CON LE ISTANZE DI FALLIMENTO

Stacca l’Enel, stacca Girgenti Acque, è un via vai, ormai, di fornitori che non erogano più servizi alla Terme di Sciacca Spa. E non solo sono questi. C’è la Riscossione Sicilia, ma ci sono tanti fornitori di prodotti. La società termale continua a non pagare per mancanza di liquidità, appesantita da 9 milioni di debiti.  Una montagna che erodendo il capitale sociale di 14,5 milioni di euro.

Se i creditori proseguono nell’azione giudiziaria, si èprossimi alla presentazione delle istanze di fallimento. Mentre a Palermo la politica e la dirigenza regionale rimanda gli incontri istituzionali per affrontare la vicenda, Sciacca subisce l’affronto della chiusura delle attività termali. Il punto definitivo sarebbe con l’accensione di provvedimenti giudiziari volti al fallimento della Terme di Sciacca Spa.

Le terme sono diventate vulnerabili, fragili. A Palermo non si rendono conto che il tempo a disposizione è terminato. Non riescono a capire la gravità della situazione. Fioccano ancora dei politici colmi di parole inutili.

Il sindaco Di Paola domani è a Palermo. Alle ore 13,30 partecipa ad un incontro con il presidente della Regione. Si spera che questi non sia preso da febbre o “impegni istituzionali improrogabili”.

Il sindaco la massima espressione istituzionale della Città. Non ha responsabilità dello stato disastroso in cui sono state ridotte le terme. Ma è consapevole della sconfitta della città se si chiudono le terme. Ha un peso notevole sulle spalle. Ed è per tale motivo che deve mostrare la sua determinazione anche con azioni che vadano oltre la stessa diplomazia istituzionale.

 

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