MUSEO DEL MARE IN GESTIONE CON COSTI A CARICO DEL COMUNE ? INTERROGAZIONE DEI GRUPPI DI OPPOSIZIONE
L’affidamento in egstione alla Lega Navale del Museo del mare, è il tema di un’interrogazione presentata dai gruppi consiliari di minoranza al consiglio comunale di Sciacca.
La notizia, diffusa in anteprima alcuni giorni fa dal Corriere di Sciacca, si presta ad un dibattito politico perchè all’affidamento in gestione alla Lega Navale, che realizzerà l’area espostiva, un punto di ristoro e gestirà i ticket, corrisponde un carico di spese per il Comune di Sciacca, che dovrà pagare costi di luce, acqua e telòefono, oltre alla manutenzione della struttura.
L’opposizione si interroga del perchè di questo affidamento e perchè l’ente deve andare incontro a costi che verranno caricati sulle spalle dei cittadini che pagano le tasse.
“La Giunta Di Paola continua la sua opera di affidamento dei beni pubblici a privati e/o associazioni. Con la delibera n. 19/2015 la Giunta ha disposto che i costi delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, delle utenze idriche, telefoniche, elettriche, di guardiania e custodia, rimangono a carico del Comune. L’affidamento, supportato da apposito schema di convenzione e autorizzazione, è l’ennesima prova di “valorizzazione” dei beni pubblici con costi che ricadono sul Comune e vantaggi che saranno goduti da soggetti terzi, nello specifico dalla Lega Navale Italiana Sezione di Sciacca. Conosciamo l’impegno e il lavoro che la Lega Navale Italiana di Sciacca ha profuso affinché l’immobile potesse ritornare alla ragione di uso sociale per cui era stato progettato realizzato; conosciamo le competenze e le professionalità esistenti all’interno della Lega Navale ma, vorremmo capire il motivo per cui è stata stipulata una convenzione così onerosa per il Comune. Vorremmo capire anche il motivo dell’esclusione dalla “collaborazione” dell’Associazione Gruppi Archeologici d’Italia sezione di Sciacca, individuata come la più antica associazione di volontariato per i beni culturali. La convenzione prevede punti di ristoro ma, ci chiediamo se sia stata fatta una recente verifica dei luoghi e se vi sia l’idonea salubrità per ospitare tale sevizio stante che l’eccessiva umidità, nonostante l’intervento di recupero, continua la sua opera di risalita. Speriamo che le finalità contenute nella relazione finale tecnico-scientifica, presentata per l’ottenimento del finanziamento comunitario di € 1.549.370, nella quale si evidenziava che la struttura doveva essere utilizzata per: “spazi espositivi e museali, interne ed esterni, per attività socio-culturali e di turismo culturale, di formazione, di produzione di materiale scientifico-didattico mediante anche l’ausilio di nuove tecnologie informatiche e multimediali, con archivi e banche dati del tipo Sit-Web, per attività di promozione culturale delle risorse del mare, etc, tutte finalizzate alla conoscenza del mare e dei suoi correlati, vengano rispettate integralmente onde evitare la spiacevole sorpresa della restituzione del finanziamento comunitario. Ci permettiamo di dissentire sul termine collaborazione perché nella convenzione il Sindaco parla di gestione. Infatti, un capoverso dell’art. 6 recita: A fine della gestione di ciascun anno, dovrà essere fornita dalla LNI apposita relazione sull’attività svolta, nonché apposito rendiconto economico. L’eventuale avanzo riscontrato dovrà essere riversato nelle casse comunali. Immaginiamo già quali grandi introiti deriveranno da questo avanzo!… Poiché sempre l’art. 6 prevede che: “ove emerga una eccessiva onerosità finanziaria il Comune potrà recedere dal rapporto di collaborazione”, suggeriamo al Sindaco e alla “distratta” maggioranza di revocare il provvedimento, di ripensarlo contestualizzando la scelta con il difficile momento finanziario che vive la collettività saccense”.