IMU AGRICOLA, CARACAPPA SCRIVE AL MINISTRO: “RIVEDERE I CRITERI DELLE AREE ESENTATE”

L’assessore all’Agricoltura Silvio Caracappa ha inviato una lettera al Ministro delle politiche Agricole e Forestali e, per conoscenza, all’Assessore Regionale di competenza per sottoporre una soluzione al provvedimento che prevede per le nostre zone il pagamento dell’IMU in agricoltura.

Come è noto, il Comune di Sciacca non rientra tra le zone esentate dal pagamento dell’Imu agricola. “Non ritengo- scrive Caracappa- che questa ultima decisione guardi a 360° i vari territori in quanto le nostre zone, ancora una volta e nonostante ripetuti annunci, rimangono escluse dalle possibili agevolazioni e quindi rimangono in vigore le tariffe sino ad oggi applicate che richiedono il pagamento dell’IMU per i fondi agricoli”.

Caracappa fa leva al regolamento CEE 1698/2005 del Consiglio del 20 settembre 2005 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale FEASR che predisponeva apposite misure per il sostegno delle suddette aree caratterizzate da svantaggio derivante da situazioni ambientali e pedoclimatiche penalizzanti ma anche da condizioni insediative, socio economiche e strutturali in declino”.

Caracappa evidenzia,nella lettera, come “oggi più che mai anche nelle nostre zone queste caratteristiche sono attuali e le condizioni di vita delle nostre aziende agricole sono davvero al lumicino. Ad aggravare la situazione ha notevolmente contribuito un’annata invernale molto pesante dal punto di vista meteorologico con insistenti e frequenti piogge che stanno creando moltissimi problemi sia ai terreni che alle colture insistenti ed alle stesse infrastrutture.di natura agricola. Coltivatori diretti in ginocchio per via di una serie di danni che hanno funestato le proprie aziende. Per non parlare di una viabilità rurale alquanto disastrata e per la quale occorrerranno notevoli investimenti di natura economica per addivenire ad una regolare ricomposizione. Nelle nostre aree l’agricoltura svolge ancora azioni importantissime non limitate alla realizzazione di produzioni tipiche, biologiche e di qualità. Il ruolo assunto in questi territori è anche quello della conservazione del paesaggio, di gestione e prevenzione dei dissesti idrogeologici oltrechè quello di mantenere vivi gli insediamenti anche laddove le caratteristiche strutturali, la offerta dei servizi, la infastrutturazione, dalle reti viarie al completamento delle filiere, nonchè gli indici socio economici denunciano un decadimento delle comunità”.

“Ritengo che i criteri oggi adottati per definire l’elenco dei territori assoggettabili ad IMU non tengano conto di quanto sopra riportato e vanno a penalizzare le nostre zone che sono ridotte oramai al collasso”, aggiunge Caracappa,chiedendo al Ministro “di rivedere urgentemente i criteri che definiscono le aree esentate dal pagamento IMU sui terreni agricoli al fine di pervenire ad una più equa imposizione fiscale che permetta di esentare le aree, non sono quelle montane individuate dall’elenco ISTAT redatto ai sensi della Legge 991/52”.

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