L’ISIS SPAVENTA I PESCATORI DI LAMPEDUSA CHE CHIEDONO LO STATO DI CALAMITA’

La preoccupazione potrebbe allargarsi anche ad altre città marinare del sud della Sicilia e quelle che vivono di turismo

Incredibile la notizia che arriva da Lampedusa e Linosa. In una lettera al presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi e al ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, il presidente del consorzio dei pescatori della cittadina isolana, Totò Martello, chiede che venga dichiarato lo stato di calamità per l’allarme terrorismo che sta interessando l’area del Mediterrano.

“Vi sembrerà strano – scrive Martello – ma noi siamo veramente preoccupati e tale preoccupazione si estende ovviamente alle nostre famiglie. Da quando l’Isis è arrivato in Libia, da quando il nostro ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha lanciato l’allarme sull’avvicinamento dei terroristi e da quando il ministro della Difesa Roberta Pinotti, ha dichiarato di aver già pronti 5 mila militari, non siamo più tranquilli in mare”.

Pescatori preoccupati, dunque, come lo erano qualche anno fa quando i libici sequestravano le imbarcazioni che pescavano oltre i limiti territoriali. E la preoccupazione potrebbe allargarsi anche al settore del turismo. Lampedusa e Linosa sono due mete ambite dal turismo mondiale, di recente la cosiddetta isola dei Conigli è stata inserita tra le località marine che più piacciono a livello internazionale.

Una situazione paradossale che, scrivono i pescatori, è stata accentuata propria dagli allarmi lanciati dalle autorità di governo. Tale stato di ansia e disagio potrebbe coinvolgere anche le città costiere della Sicilia, la gran parte delle quali vivono di pesca e di turismo.

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