Con la formula “perché il fatto non sussiste” il Tribunale di Sciacca (presidente, Andrea Genna, e i giudici a latere Filippo Lo Presti e Rosario Di Gioia), ha assolto un 24enne saccense, operaio, accusato di stalking e di violenza sessuale. Quest’ultimo capo d’imputazione è scattato perché, secondo la ricostruzione dell’accusa e la denuncia della vittima, il giovane, in qualche occasione, si sarebbe spinto con palpeggiamenti del seno e del sedere e tentato di abbracciarla. I fatti risalgono al 2012 e sarebbero andati avanti per qualche mese. Il giovane non si sarebbe rassegnato alla conclusione di una relazione sentimentale con una donna, sposata e più grande di lui di qualche anno, fino a seguirla per strada, citofonarle a casa e, in un’occasione, addirittura, danneggiando il portone della sua abitazione, fino a quando la stessa ha deciso di denunciarlo. Per il Tribunale di Sciacca, però, non c’erano adeguati riscontri alla ricostruzione che si basava, in particolare, sulle dichiarazioni della donna e così l’imputato è stato assolto Anche il pubblico ministero, Michele Marrone, aveva chiesto l’assoluzione.

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