RANDAGISMO, DOPO GLI ATTACCHI DIFFAMATORI AL SINDACO SU FACEBOOK, SCATTANO LE QUERELE

Come diffuso ieri in anteprima dal nostro giornale, la vicenda degli animalisti che hanno criticato il primo cittadino per l’acquisto di un fucile anestetico, finisce in tribunale

Le ingiuriose critiche al sindaco di Sciacca formulate su Facebook da oltre un centinaio di persone, hanno inevitabilmente determinato la decisa reazione del primo cittadino. La vicenda è quella diffusa ieri dal CorrierediSciacca.it e riguardante le critiche rivolte al sindaco da un’associazione aninmalista diventata movimento politico, in ordine all’acquisto di un fucile anestetico per combattere il randaismo.

Nei commenti di quanti sono iscritti al profilo del Partito Animalista Europeo, tantissime frasi diffamatorie contro il sindaco e la sua famiglia. Da qui la scelta di adire le vie legali.

“Sto assistendo, con profonda amarezza, al proliferare di commenti gravemente diffamatori postati su Facebook, per i quali è mia ferma intenzione, attraverso idonee azioni giudiziarie, tutelare la mia persona, la mia famiglia, il mio ruolo e la città di Sciacca”.

E’ quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola dopo avere indirizzato una lettera all’avvocato Alessio Cugini, del foro di Roma, che, “in nome e per conto del sig. Enrico Rizzi, Capo Segreteria Nazionale del Partito Animalista Europeo”, con una email del 31 gennaio ha chiesto “chiarimenti sulle politiche di gestione del fenomeno del randagismo a Sciacca”.

Nel fornire tutti i chiarimenti richiesti, il sindaco Fabrizio Di Paola rileva testualmente che “le esternazioni, non supportate dalla conoscenza dei fatti, pubblicate dal suo assistito Sig. Enrico Rizzi nel suo profilo Facebook, hanno determinato su tale social network il gratuito proliferare di numerosi commenti nei riguardi del sottoscritto, della propria famiglia, dell’Amministrazione comunale e della città di Sciacca, gravemente infamanti, ingiuriose, denigratorie e diffamatorie, per i quali è mia ferma intenzione assumere le giuste tutele di natura giudiziaria”.

Il sindaco Fabrizio Di Paola dà conto delle iniziative promosse per la salvaguardia della pubblica incolumità e allo stesso tempo per la cura degli animali, nel rispetto delle leggi.

LA stessa elencazione delle cose fatte dall’Amministrazione comunale è inserita anche in una lettera indirizzata a Marina Massarenti, Responsabile Ufficio Diritti Animali nel Comune di Vernate, riscontrando un’email dello scorso 2 febbraio. “Nel Comune di Sciacca – scrive il sindaco Di Paola – si sono manifestati diversi episodi spiacevoli legati alla presenza di cani randagi che, in qualche occasione, hanno posto in essere episodi di aggressione a nostri cittadini. E, per tale motivo, questa Amministrazione ha deliberato numerose iniziative finalizzate a combattere tale fenomeno. L’Amministrazione, infatti, è convenzionata con tre canili in cui sono ricoverati circa 250 cani, nel tempo catturati sul territorio. Ha promosso una campagna di adozione che ha consentito nel 2014 l’adozione da parte di cittadini di 20 cani. Ha avviato una collaborazione con le guardie ecozoofile, le quali effettuano un monitoraggio del territorio, unitamente alla Polizia Municipale. In collaborazione con l’Asp, effettua sterilizzazioni e microchippature dei randagi catturati. Ha predisposto apposito regolamento finalizzato al benessere degli animali. Ha formato due dipendenti comunali al fine di fornire il primo soccorso agli animali. Ha acquistato dei cosiddetti “trasportini”, mettendoli a disposizione delle associazioni animaliste, per le loro necessità di trasporto”.

Inoltre, elenca ancora il sindaco, “è stata individuata un’area comunale ed attivata una manifestazione di interesse aperta ad associazioni animaliste per la realizzazione di un rifugio sanitario. Sono state indette numerose campagne di sensibilizzazione finalizzate ad evitare abbandono di animali”.

“A proposito poi della problematica da Lei sollevata – continua il sindaco Fabrizio Di Paola – si comunica che il comune di Sciacca ha acquistato un solo fucile, il cui utilizzo è regolarmente consentito dalle legge che, dotato di apposito anestetico, consente la cattura del cane, peraltro in maniera molto meno traumatica rispetto alla cattura attraverso delle corde, come avviene in questo momento. Tuttavia, fino ad oggi tale fucile non è stato ancora utilizzato per ragioni di ordine tecnico e, quando entrerà in funzione, sarà utilizzato soltanto nei casi di cani di particolare aggressività in cui non è possibile intervenire diversamente. Nel momento in cui sarà utilizzato, avverrà solamente attraverso determinati protocolli stabiliti dalla legge, alla presenza di un veterinario che doserà l’anestetico e della Polizia Municipale a tutela dell’ordine pubblico. I soggetti abilitati alla cattura dei cani sono stati appositamente formati attraverso specifici corsi di specializzazione e sono dotati di porto d’armi, appositamente rilasciato. Una volta catturato, il cane verrà sterilizzato e successivamente, ove possibile, verrà rimesso in libertà sul territorio o, se permane l’aggressività, sarà ricoverato nei canili convenzionati con il comune”.

“Va precisato, per completezza di informazione, – conclude il sindaco Fabrizio Di Paola – che solo in un’occasione di cane particolarmente aggressivo il quale aveva già attaccato con morsi nostri concittadini, si è proceduto, tramite diverso fucile, in dotazione al responsabile di uno dei canili convenzionati, alla cattura di tale cane, con l’assistenza del veterinario e della Polizia Municipale, operazione che si è conclusa positivamente senza alcun danno per l’animale che è ad oggi ricoverato a spese di questo comune presso il suddetto canile convenzionato”.

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