ACQUA PER IRRIGAZIONE: AGRICOLTORI VOGLIONO LA PIOGGIA
Emergenza dighe per la mancanza di piogge e problemi per le prospettive di irrigazione. Lo hanno rilevato, poco prima della fine dell’anno, alcuni agricoltori riberesi con il geologo Emanuele Siragusa. Dal sopralluogo negli invasi ha fatto emergere una situazione al momento difficile, che si spera possa migliorare con le piogge che sono annunciate per le prossime settimane. Il Gammauta, a qualche chilometro da Palazzo Adriano, sul fiume Sosio-Verdura, l’acqua invasata, al netto dei detriti, è poco più di mezzo milione di metri cubi. Il suo mancato trasferimento nella diga Castello di Bivona costringe l’Enel a immetterla a valle con scarico, del tutto inutilizzata, a mare, nel Canale di Sicilia. La massima capienza di Gammauta non supera un milione di metri cubi. La situazione è più drammatica sulla diga Raia di Prizzi dove l’acqua immagazzinata ad oggi è intorno ad un milione e mezzo di metri cubi, a fronte della capacità dell’invaso palermitano di 8-9 milioni di metri cubi, destinati in parte per usi civili a Corleone. Anche il lago Leone, sul pianoro, a nord di Santo Stefano Quisquina, la cui acqua ha destinazione civile per Agrigento, tramite potabilizzatore, è mezzo vuoto. Da Bivona un salto alla diga Castello è cosa facile. L’invaso, che l’anno scorso ha ospitato oltre 20 milioni di metri cubi d’acqua, ad oggi ha poco più di 7 milioni di metri cubi. L’unica che sembra funzionare, tra Bivona, Palazzo Adriano e Lucca Sicula, è la traversa Gebbia che scarica un po’ d’acqua per caduta naturale nell’invaso di Bivona. Una situazione allarmante per l’agricoltura di mezza provincia che la prossima estate avrà bisogno di oltre 40 milioni di metri cubi d’acqua per irrigare agrumeti, pescheti, vigneti ed uliveti. Non piove da oltre sei mesi e le scorse precipitazioni hanno bagnato superficialmente il terreno. La neve caduta in questi giorni sui Monti Sicani, tra Prizzi e Palazzo Adriano, lascia sperare nella crescita di portata di sorgenti e ruscelli, ma servirebbero piogge copiose per riempire le dighe. Diversamente il comparto dell’agricoltura va a rotoli. Per fare il punto della situazione e per attivare tutti i pompaggi idrici possibili dal fiume Sosio-Verdura, dove l’acqua se ne va a mare, gli agricoltori nei primi giorni del nuovo anno incontreranno i vertici del Consorzio di bonifica 3.