ARRESTATO AUTORE INCENDI, ESPLOSIONI E FURTI A SAN GIORGIO E MACAUDA

Si chiama Antonino Domenico Perricone, ha 30 anni ed è di di Villafranca Sicula

I carabinieri della Compagnia di Sciacca ed i poliziotti del locale Commissariato di Polizia hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in regime degli arresti domiciliari disposta dal Gip presso il Tribunale di Sciacca, su richiesta della locale Procura, Antonino Domenico Perricone di 30 anni, individuato quale autore degli incendi e dei danneggiamenti verificatisi a partire dallo scorso mese di novembre in alcune villette dell’area costiera di Sciacca.

Tali episodi delittuosi avevano destato grave allarme sociale per le modalità esecutive particolarmente aggressive. In due occasioni si erano verificate esplosioni conseguenti alla deflagrazione dovuta alla saturazione dell’ambiente conseguente all’apertura della bombola del gas ed al posizionamento di congegni artigianali innescanti quali candele o stracci posizionati all’interno delle abitazioni lasciandoli appositamente accesi.

L’analisi delle varie scene del delitto, almeno 14 nelle ultime settimane, aveva consentito di tracciare il particolare profilo del responsabile che, dapprima asportava o rendeva inservibili le posaterie presenti nei locali cucina delle abitazioni e poi, forse per coprire le tracce evidentemente lasciate, era solito accendere il forno elettrico ed aprire la bombola di gas nel tentativo di lasciarla esplodere.

Effettivamente in alcuni casi l’arrestato era riuscito nel suo intento provocando la quasi totale distruzione degli immobili con grave rischio per l’incolumità degli eventuali passanti e dei vicini. In poche settimane le Forze dell’Ordine, coordinate dalla locale Procura della Repubblica di Sciacca, hanno intensificato i servizi di pattugliamento del territorio individuando il responsabile in Antonino Domenico Perricone di Villafranca Sicula, a casa del quale gli investigatori hanno rinvenuto tracce e refurtiva evidentemente riferibili alle azioni criminose.

Nello specifico, venivano sequestrati una quantità ingente di posate, molte delle quali piegate o spezzate nello stesso modo di quelle rinvenute nelle varie abitazioni danneggiate, una moltitudine di coltelli, specialmente a serramanico, diversi accendini a gas, piccole torce elettriche, un passamontagna e un paio di guanti in pelle. Determinante, per la risoluzione del caso, è stata la costante collaborazione tra Polizia e Carabinieri che, nel corso della febbrile ed intensa attività investigativa, confrontando gli elementi raccolti ed adottando una strategia congiunta, hanno fornito all’autorità giudiziaria un preciso quadro probatorio che ha determinato la privazione della libertà personale dell’indagato.

L’arrestato è stato tradotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà nei prossimi giorni.

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