PRECARI SICILIANI, IL 31 DICEMBRE SCADNO I CONTRATTI. SERVE UNA LEGGE NAZIONALE, MA GLI OSTACOLI SONO TANTI

Il tempo stringe per salvare 20 mila precari siciliani. Il 31 dicembre, infatti,  scadono i contratti e necessita una legge nazionale.Ancora oggi in Parlamento non c’è alcuna intesa.

La battaglia si svolge in queste ore in commissione Bilancio alla Camera. Dalla votazione si capirà il futuro dei circa 20 mila precari siciliani in servizio negli enti locali.

Bisogna approvare un emendamento alla legge di Stabilità che consente la proroga per un anno dei loro contratti. precari che perderanno il posto di lavoro a partire dal primo gennaio prossimo. 

La legge D’Alia ha introdotto paletti per la stabilizzazione che quasi nessun Comune siciliano è stato in grado di rispettare. Servivano conti in ordine, disponibilità finanziaria e piante organiche che prevedono spazi liberi entro un triennio. “Visto che queste condizioni non si sono verificate -dice  Maria Iacono, deputata nazionale del Pd – abbiamo proposto un emendamento che dà un altro anno di tempo ai Comuni e alla Regione”.

Dice Capodicasa. “C’è qualche ostacolo che arriva dal ministero della Funzione pubblica ma io avuto rassicurazioni dal viceministro all’Economia Enrico Morando sul fatto che l’emendamento verrà difeso”. Altri ostacoli sembrerebbero arrivare da una parte del Parlamento che è scettico sulla opportunità di dare altre deroghe alla Sicilia, visto che l’emendamento permetterebbe di rinviare di un anno regole che altrove sono in vigore dall’anno scorso.

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