AGRIGENTO, “SPESE PAZZE” ALLA PROVINCIA: UNA CONDANNA E QUATTRO ASSOLUZIONI

Si è concluso con una condanna e quattro assoluzioni il processo a carico di cinque funzionari della Provincia regionale di Agrigento, oggi Libero Consorzio, accusati di abuso d’ufficio ed altro, perchè avrebbero autorizzato, senza verificarne la fondatezza, le spese istituzionali dell’allora presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi.

E’ il cosiddetto processo “D’Orsi bis”, originato dalla principale inchiesta che ha portato l’ex presidente della Provincia sul banco degli imputati e per il quale si procede separatamente ed il procedimento è giunto alle battute finali. Il Tribunale di Agrigento (collegio presieduto da Francesco Provenzano con a latere Giancarlo Caruso e Maria Alessandra Tedde) ha condannato a 8 mesi di reclusione Ignazio Gennaro, vice direttore generale dell’ente. La pena è sospesa.

Assolti, invece, con la formula “il fatto non sussiste” i funzionari Giuseppina Miccichè, Piero Hamel, Antonino Graci e Gaetano Gucciardo. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dai sostituti procuratori Giacomo Forte e Carlo Cinque.

La Procura contestava ai cinque funzionari la responsabilità di aver autorizzato le spese istituzionali del presidente D’Orsi, ravvisando nel loro comportamento uno specifico interesse nel soddisfare gli interessi personali del presidente piuttosto che perseguire legittimi fini istituzionali. Le richieste del Pm Cinque erano state le seguenti: tre anni per Ignazio Gennaro; sette mesi per Hamel e Gucciardo; un anno e mezzo per Miccichè e Graci.

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