VENDITA STAZIONE FERROVIARIA: IL COMUNE DI SCIACCA PUO’ ANCORA ESERCITARE DIRITTO DI PRELAZIONE ?
Si alza un movimento contrario alla vendita a privati. L’area nel nuovo Prg è interessata da prescrizione esecutiva. E se ci sono nuove edificazioni ?
La notizia della vendita dell’ex stazione ferroviaria di Sciacca ad un privato, diffusa giovedi da Tele Radio Sciacca, ieri dal quotidiano La Sicilia e ripresa poi dal nostro giornale, provoca la reazione dell’associazione L’Altra Sciacca.
L’associazione esprime oggi disappunto nei confronti delle amministrazioni comunali succedutesi negli ultimi anni per essersi lasciate sfuggire un’area che, come dimostrano i tanto numerosi quanto validi progetti che le assegnavano destinazione pubblica (parcheggi, giardini, parchi culturali, piste ciclabili, stazione autobus, nodo intermodale, scala mobile, etc.) avrebbe potuto valorizzare la nostra Sciacca arricchendola di verde e/o di strutture di servizio.
“Oggi – dicono – con la vendita dei terreni ai privati potrebbe essere arrecato un danno gravissimo allo sviluppo urbanistico, turistico e culturale della nostra città. Costituisce ulteriore danno alla pubblica utilità il fatto che non ci sia stato nessun accordo tra il Comune e Ferservizi che mirasse ad escludere dalla vendita almeno il sedime ferroviario e parte dell’area, opzione che avrebbe permesso la realizzazione di buona parte dei progetti esistenti. Ulteriore fonte di preoccupazione è il fatto che la zona è interessata dalla prescrizione esecutiva N°1 del Nuovo Piano Regolatore Generale, il cui contenuto ci è ignoto. Ci auguriamo che questa previsione del PRG tenda a valorizzare l’area e che non siano previste nuove edificazioni.
Lanciamo un ultimo appello – aggiungono – forse c’è ancora una possibilità per non perdere questa occasione di sviluppo. Il Comune di Sciacca può esercitare diritto di prelazione sia per acquistare per intero terreni e immobili sia, in subordine, per trovare un accordo col privato per la cessione di almeno una parte delle aree (quelle di sedime ferroviario e buona parte del terreno)”.