ARRESTATO DOPO AVERE TENTATO DI METTERE SUL WEB FOTO INTIME DELLA SUA EX

I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato, per tentata estorsione e tentata violenza sessuale, un giovane di 21 anni che avrebbe minacciato una ragazza conosciuta su un social network di pubblicare foto e video intimi. I due si erano conosciuti in chat e avevano cominciato un fitto scambio di fotografie attraverso i telefonini. I due hanno poi cominciato a “frequentarsi” più assiduamente sul web piacendosi a vicenda e passando dai telefonini ai pc, fino a quando lui le ha proposto di iniziare a riprendersi con la “webcam” in atteggiamenti intimi, mostrando anche i volti. Un gioco purtroppo rivelatosi una trappola non appena la ragazza ha deciso di interromperlo. Il ragazzo, infatti, da quel momento ha iniziato a minacciarla di pubblicare in rete i video che la ritraevano in intimità se non avesse acconsentito a incontrarlo per consumare un rapporto sessuale reale. Inoltre, per dare forza al proprio ricatto sessuale, le ha inviato decine di messaggi, tutti dal tenore minaccioso. La vittima ha trovato il coraggio di rivolgersi ai militari che hanno fatto scattare una trappola per il giovane ricattatore. La ragazza ha accettato di collaborare con i militari dell’Arma fingendo di cedere alla richiesta di vedere il ragazzo all’interno dei giardini pubblici di “Villa Giulia”. I carabinieri, uomini e donne, hanno organizzato un servizio in abiti civili, simulando famiglie, con tanto di carrozzina, occasionalmente a passeggio nel parco di via Lincoln. La ragazza, poco dopo, ha effettivamente incontrato il giovane che, dopo essersi assicurato che fosse sola, l’ha salutata con un bacio sulla guancia e accompagnata in un luogo appartato della villa, vicino a una fontana, al riparo dallo sguardo indiscreto dei passanti. Lì, mostrando lo smartphone, ha rinnovato il suo squallido ricatto: “Siediti sulle mie gambe…o lo fai oppure sto pubblicando con un semplice click i tuoi video”. Il giovane ha potuto solo tentare di passare dalle parole ai fatti perché i carabinieri, che avevano assistito all’intera scena, sono intervenuti e lo hanno arrestato. Subito perquisito, nella memoria del suo telefono cellulare sono trovati i filmati osè che minacciava di pubblicare sul web. La vicenda accaduta a Palermo, dimostra le insidie e i rischi che possono scaturire da un uso poco accorto dei social network che, da una parte, offrono l’opportunità di trovare e conoscere nuovi amici, ma dall’altra possono costituire luoghi virtuali di adescamento da parte di malintenzionati.

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