CONSIGLIO COMUNALE, 13 A 14 E VINCE L’OPPOSIZIONE. IL PUNTO SU ARO VIENE RITIRATO

A Menfi, invece, il nuovo assetto della gestione della raccolta dei rifiuti è stato posto al vaglio delle comunità

La maggioranza, stavolta, perde. Perde sul punto che doveva essere una “presa d’atto”: la delibera sull’ARO, il nuovo sistema comunale di raccolta dei rifiuti. Una svolta importante e che incide sui costi davvero pesanti a carico della comunità saccense.

Dunque, il Consiglio comunale sarebbe intervenuto solo per prendere “atto”, in buona sostanza a occhi chiusi, su una delibera di Giunta che incide in modo forte su una questione finanziaria per la quale, invece, dovrebbe espletare appieno il suo ruolo il Consiglio comunale, entrando nel merito delle scelte assunte dalla Giunta e radiografando il Piano finanziario della nuova polirtica di raccolta dei rifiuti e, dunque, proponendo eventuali emendamenti.

L’opposizione ha posto una questione pregiudiziale, ritenendo che la delibera non era solo una presa d’atto, ma doveva seguire l’iter dell’esame in Commissione e poi presentata in Aula consiliare. Insomma, si tratta pur sempre di una questione che ha riflessi finanziari che ri riverberano sulla spesa da ripartire tra i contrribuneti saccensi.

La pregiudiziale è stata posta al voto. Una “partita” terminata 14 a 13 per l’opposizione. I consiglieri, prima del voto, erano pari, 14 a 14, ma Mario Turturici è uscito dall’Aula in polemica col metodo usato e convinto che la delibera dovesse avere il parere della Commissione di competenza.

In buona sostanza, verrebbe meno una delle prerogative, in verità poche, rimaste al Consiglio comunale, quella di esprimersi sui questioni finanziarie.

A pochi chilometri da Sciacca, precisamente a Menfi, il segnale di trasparenza e partecipazione della comunità alle scelte importanti che compie chi governa l’Ente locale è diametralmente opposto.  L’Amministrazione, infatti, per la riorganizzazione delle modalità di gestione della raccolta dei rifiuti solidi urbani e assimilati sollecita il coinvolgimento della cittadinanza.

Prima dell’approvazione definitiva del Piano, redatto da una società specializzata, il sindaco Vincenzo Lotà ha  invitato tutti coloro che intendono presentare contributi ed integrazioni a trasmetterli all’indirizzo di posta elettronica del Comune. Poi il Piano tornerà all’esame del consiglio comunale per l’entrata in vigore.

Un segnale importante, una scelta di partecipazione cominciata con un percorso di confronto e condivisione con il consiglio comunale e la cittadinanza che è già cominciato attraverso una seduta aperta del consiglio comunale. Si tratta d’altronde di una svolta che deve andare oltre l’era degli Ambiti territoriali ottimali che non hanno prodotto passi in avanti nella raccolta differenziata e nella conseguente diminuzione dei costi.
Il Piano a Menfi è stato pubblicato sul sito ufficiale del Comune, prima che lo strumento arrivasse in Consiglio comunale.

Giorni fa, una in una nota del consigliere comunale Simone Di Paola, veniva posto proprio l’interrogativo: ” Perché i consiglieri devono solo prendere atto e non compartecipare alla discussione ed al confronto su modelli alternativi magari convenendo alla medesima decisione?”

Per l’opposizione, che ha presentato la pregiudiziale, messa al voto e approvata, la discussione deve andare  oltre una notarile presa d’ atto. Deve essere una discussione politica vera “su uno dei temi sui quali si misurerà la qualità della vita e la tenuta stessa della nostra comunità a cominciare dal tema dei costi, essendo prioritario assumere decisioni che mantengano alto il livello e gli standard del servizio senza aggravi per i cittadini già sufficientemente colpiti”.

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