CHIESA S.MARGHERITA CHIUSA DURANTE MOSTRA, CI RISIAMO: ORA PROTESTANO GLI ARTISTI

Nuovo scontro tra il mondo della cultura e dell’arte e le autorità comunali. Lo spazio espositivo del complesso monumentale Santa Margherita, che dal 4 ottobre scorso ospita la mostra d’arte “Sciamart” curata dall’artista saccense Cosimo Barna, è rimasto chiuso nella fascia oraria pomeridiana.

La mostra presenta opere di dodici artisti di Sciacca e Mazara del Vallo che hanno voluto confrontarsi e presentare le loro creazioni ad un pubblico più vasto. Barna, artista apprezzato soprattutto oltre le mura cittadine, è andato su tutte le furie ed ora inveisce nei confronti delle autorità locali, incapaci a suo dire di organizzare e promuovere eventi culturali.

“Il comportamento dell’assessore alla cultura Salvatore Monte e anche del sindaco Fabrizio Di Paola – commenta – hanno leso la mia persona e la mia immagine professionale. La mostra “Sciamart” era prevista in uno spazio espositivo più ampio e adeguato, il complesso monumentale San Francesco, ma il Comune non ha voluto spendere soldi ed ha scelto dei locali comunali. Hanno poi scritto al sindaco di Mazara dicendo che ero io che non volevo farla e che loro invece la volevano promuovere. Ho quindi deciso di farla lo stesso, scegliendo come luogo espositivo la chiesa di Santa Margherita. Hanno fatto la passerella all’inaugurazione – aggiunge Barna – e poi chiudono la mostra tutti i pomeriggi senza avvisami”.

Il curatore della mostra è particolarmente adirato, più volte in passato aveva sostenuto la tesi che a Sciacca è difficile fare cultura. “Spero che l’assessore ora non mi venga a dire che non sapeva che la chiesa era chiusa al pomeriggio – continua – perché così offende la mia intelligenza. Io si che non potevo saperlo, loro invece si”.

Poi chiude con una metafora: “Non bisogna seguire le stelle senza luce, perché poi scompaiono e tu nel frattempo hai perso tempo, voglia, desiderio. E soprattutto, hai perso di vista la stella maggiore, che è quella polare”.

Il problema della chiusura dell’ex chiesa Santa Margherita, inserita nel complesso monumentale omonimo, non si presenta per la prima volta. La custodia è affidata a lavoratori comunali precari che spesso si assentano per malattia o perché completano le loro ore il mattino. Il luogo è visitato anche quando non ci sono mostre e spesso i turisti rimangono fuori in attesa che arrivi qualcuno del Comune con le chiavi. L’ente più volte si è giustificato sostenendo di avere organizzato una copertura dell’intera giornata, ma periodicamente il disservizio si ripete. E questa volta anche con un evento culturale di notevole importanza, già ospitato in altre città.

da La Sicilia di domenica 19 ottobre

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