TRIBUNALE, IL SALUTO DEL GIUDICE MARIA CRISTINA SALA. HA IMPRESSO UNA FORTE ACCELERAZIONE ALLE ESECUZIONI IMMOBILIARI
Il giudice Maria Cristina Sala lascia il Tribunale di Sciacca dopo 4 anni e mezzo, essendo stata trasferita al Tribunale di Palermo, Sezione civile. Alle ore 13,00 -nella sala del secondo piano del palazzo di giustizia- il giudice, visibilmente commossa, ha salutato i magistrati, gli avvocati, funzionari e impiegati.
La grande aula era gremita, segno dell’affetto che il giudice Maria Cristina Sala ha saputo conquistare tra i colleghi, il personale, gli avvocati. Maria Cristina Sala è arrivata a Sciacca, proveniente dal Tribunale di Marsala, quattro anni e mezzo fa. Ha acquisito una esperienza in tutti i settori del Tribunale, dal civile al penale, dalle esecuzioni immobiliari e mobiliari, dal Gip al Gup. E’ stata anche componente del collegio penale.
Non ha svolto le funzioni di giudice del lavoro, ma la mole di lavoro svolto e la professionalità che possiede sono il segno tangibile di un giudice che ha saputo svolgere la funzione fino in fondo, avendo come stella polare “il rigore e la qualità dei suoi provvedimenti”, come ha sottolineato il presidente del Tribunale Andrea Genna che ha anche rimarcato come ha avuto accanto un magistrato “che è modello di professionalità in tutti i settori del diritto”.
Per il procuratore Vincenzo Pantaleo, Maria Cristina Sala “ha svolto un lavoro qualitativamente alto, con grande rispetto nei confronti dell’interlocutore, chiunque esso sia stato”. Negli ultimi mesi, il giudice Sala ha svolto anche il ruolo di Gip e Gup, esperienza che ha accresciuto il suo bagaglio professionale.
Maria Cristina Sala ha dato un consistente impulso alla sezione Esecuzioni immobiliari e mobiliari. Quello dello smaltimento delle giacenze della sezione fallimentare e delle esecuzioni è un vero pallino del presidente Andrea Genna, il quale in pochi anni ha invertito la rotta imprimendo una accelerazione importante, garantendo, così, il diritto dei creditori, e allontanando nubi che potevano “essere interpretati come immobilismo dell’Ufficio”.
I numeri hanno dato ragione al presidente Genna e ai suoi colleghi Miceli, Intini, Lo Presti e Sala. Quest’ultima, si è occupata essenzialmente delle esecuzioni immobiliari, definendo in tre anni 350 provvedimenti. Alcuni di essi sono caraterrizzati per la complessità delle situazioni e la portata del patrimonio. Basta citare il complesso alberghiero e residenziale di Torre Macauda. Il presidente del Tribunale Andrea Genna ha rimarcato come Maria Cristina Sala sia “efficace nel riorganizzare la sezione delle esecuzioni immobiliari, garantendo il diritto del creditore e il rispetto della legalità in questo territorio a tutela degli imprenditori seri”.
Anche il presidente dell’Ordine degli avvocati di Sciacca, Filippo Di Giovanna, ha rimarcato “la signorilità, la correttezza e la professionalità” del giudice Maria Cristina Sala.
Il giudice, visibilmente commossa, ha ringraziato tutti ribadendo che ha solo “fatto il mio dovere, fino in fondo, sforzandomi di essere scrupolosa nelle questioni di cui mi sono occupata”. “Il magistrato- ha detto- non è un burocrate. Farlo è una scelta di vita nella consapevolezza che si tratta di uno spirito di servizio”.
Al giudice Maria Cristina Sala, il direttore e la redazione del Corriere di Sciacca augurano una splendida prosecuzione di carriera , nella consapevolezza che l’esperienza maturata a Sciacca resterà indelebile, con tutti i ricordi.