MISS ITALIA DI RIBERA ? E GIU’ LO SFOTTO’ AI SACCENSI

Durante la festa, e nel web, anche una vignetta anonima ricca di goliardica e sana ironia. Ma c’è chi si offende…

La conquista della corona di Miss Italia di una ragazza di Ribera, due anni dopo Menfi, fa nascere una naturale e del tutto fisiologica esultanza nel riberese, persona tradizionalmente orgogliosa e con un “retrogusto” di campanilismo che è nella sua cultura.

Durante i festeggiamenti in onore della bellissima Clarissa Marchese, pare abbiano fatto il giro di corso Umberto e della piazza Duomo, anche una vignetta e una maglietta con tanto di sfottò alla città di Sciacca ed ai saccensi. Nulla di scandaloso, per carità. E’ come quei cori da stadio che si sentono quando si gioca il derby tra le squadre di calcio di città vicine tra loro. Da una parte i riberesi che con orgoglio per nulla nascosto e, anzi, ostentato, mostrano la loro miss e si identificano come città della bellezza, dall’altra parte gli “odiati” saccensi che per una questione di pochi metri accolgono nel loro spazio comunale il Verdura resort, che hanno un carnevale che loro non sono riusciti a ripetere e che da sempre si identificano come città guida del comprensorio. 

La vignetta mostra la Miss di Ribera che gioca a tennis con la Miss di Menfi, con in mezzo, piccoli piccoli, due giocatori di golf che commentano. Le nuvolette recitano: ci sono città che hanno la cultura del bello e altre che si intendono di reti da pesca, con chiaro riferimento a Sciacca, identificato come “borgo marinaro”. 

La vignetta, che è ben fatta, sta facendo il giro dei social network ed è oggetto di commenti saccensi più o meni indignati. 

In effetti, fa sorridere pensare che “cultura del bello” per qualcuno sia avere una bella ragazza che vince un concorso di bellezza, ma è anche vero che il tutto rientra in un sano e normale sfottò che deve fare sorridere, e non arrabbiare.

Ci ridiamo su anche noi e pubblichiamo la curiosa notizia, ricordando a tutti che è la forza e l’unione che aiuta una terra a conquistare grandi risultati ed a superare i momenti di difficoltà. E non ci pare che oggi, Sciacca e Ribera, vivano in un’oasi di pace. 

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