QUESTIONE FOGNARIA, INSORGONO I COMITATI DI QUARTIERE E SCRIVONO AL PREFETTO E ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

“Il problema è stato colpevolmente sottovalutato e nessuna iniziativa di controllo è stata posta in essere dalla Amministrazione comunale al fine di evitare il ripetersi di questi incresciosi episodi”

La questione relativa alla depurazione delle acque fognarie, il pompaggio, è alla ribalta in queste ultime settimane. Una riunione dei comitati di quartiere di Sciacca ha elaborato e sottoscritto una pesante accusa viata al Prefetto di Agrigento e alla Procura della Repubblica di Sciacca. La questione continua ad essere sottovalutata o affrontata con superficialità. La lettera contiene anche pesanti accuse rivolte all’Amministrazione comunale per non aver messo in campo azioni concrete contro Girgenti Acque e l’Ato Idrico. Considerata la rilevanza che l’argomento riveste, pubblichiamo integralmente la lettera sottoscritta dai presidenti dei Comitati di Quartiere della città. I sottoscrittori sono Donatella Raso, Lorenzo Vaiana, Vincenzo Lucenti, Pasquale Palilla, Lia Farina, Mimmo Marino, Giuseppe Bono, Antonino Guarino e Giusy Corbo, in rappresentanza dei quartieri Foggia, Stazzone, Isabella S.Antonio, Maragani, Centro storico, Renella, Raganella, Cutrone e Perriera.

 

I sottoscritti Presidenti dei Comitati di Quartiere di Sciacca, nella qualità di componenti dell’UNIONE DEI COMITATI DI QUARTIERE, espongono quanto segue.

PREMESSO CHE:

• Il Consorzio d’Ambito Territoriale Ottimale di Agrigento con deliberazione del Commissario straordinario n° 1 del 18/01/2007, ha affidato il servizio idrico integrato a Girgenti Acque S.p.A.;

• Il Presidente dell’ATO idrico 9 AG e l’Amministratore Delegato della Società Girgenti Acque S.p.A. hanno sottoscritto, in data 27/11/2007, la Convenzione di Gestione;

• In data 25/03/2013 il Comune di Sciacca ha consegnato l’impianto di depurazione e della rete fognante afferente alla Società Girgenti Acque S.p.A.;

CONSIDERATO CHE:

• A seguito di una denuncia dell’associazione “Mare Amico” del 02/06/2014 e di una conseguente inchiesta giornalistica, è stato riscontrato che la fognatura scaricava direttamente a mare e che la stazione di pompaggio del Cansalamone era fuori servizio. Di conseguenza gli scaricatori di piena e le fognature del porto riversavano i liquami maleodoranti a mare e la fognatura del porticello dello Stazzone era in piena funzione, scaricando a cielo aperto i liquami sulla spiaggia, nell’indifferenza generale.

• I primi di agosto il torrente Foce di Mezzo cominciò a vomitare liquami nel mare della Foggia. È dovuto passare quasi un mese, con la devastazione ambientale del corso del torrente e del mare, perché qualcuno – sempre nel silenzio tombale di Girgenti Acque – ammettesse che vi era un guasto al depuratore e raccontasse una strana storia del guasto ad uno scaricatore di piena e della difficoltà di reperire il pezzo di ricambio durante il mese di agosto.

• La mattina di domenica 14 settembre una nuova valanga di merda (scusi il termine, ma merda era) si è riversata nel torrente ed ha raggiunto il mare a pochi metri dai bagnanti della Tonnara e della Foggia. È intervenuta la Guardia Costiera che ha effettuato i soliti prelievi in presenza della Polizia Municipale. Il mare è nero di fogna ed è ridicolo che si continuino ad effettuare prelievi per analizzare ciò che è dolorosamente evidente.

• Ora giungono notizie di odori di fogna alla foce del torrente Bagni, allo scarico della stazione di pompaggio di contrada Isabella. Ma anche qui piovono le rassicurazioni che tutto funziona perfettamente.

RITENUTO CHE:

• Il problema è stato colpevolmente sottovalutato e nessuna iniziativa di controllo è stata posta in essere dalla Amministrazione Comunale al fine di evitare il ripetersi di questi incresciosi episodi;

• Nessun intervento diretto e nessuna segnalazione all’ATO di Agrigento è stata fatta dalla Amministrazione Comunale per chiedere il pieno rispetto delle disposizioni contenute nell’art. 2 comma 2 della “Convenzione di gestione del servizio idrico integrato del consorzio ATO di AG” siglato in data 27/11/2007” relative all’affidamento ed al controllo dei servizi affidati;

• Nessuna diffida è partita nei confronti di Girgenti Acque sulla base di quanto stabilito dall’art. 36 della suddetta Convenzione, poiché ci si è trovati di fronte a inadempienza grave del Gestore , essendo state compromesse la continuità del servizio (eseguito parzialmente), l’igiene e la sicurezza pubblica.

• Nessun atto di messa in mora è stato fatto dalla Amministrazione Comunale per contestare al Gestore le inadempienze riscontrate, intimandogli di rimuovere le cause dell’inadempimento entro i tempi minimi previsti per gli interventi di manutenzione, come riportato nell’art. 36 comma 2 della succitata Convenzione che testualmente recita: “… se il Gestore non rispetta gli standard o tempi minimi previsti per gli interventi di manutenzione, il Concedente ha facoltà di fare eseguire d’ufficio i lavori necessari dopo 48 ore dalla formale messa in mora rimasta senza riscontro, addebitandone i costi al Gestore”.

• Le gravi e ripetute deficienze nella gestione del servizio, avrebbero potuto indurre l’Amministrazione Comunale a chiedere – attraverso l’ATO di appartenenza – l’applicazione della clausola risolutiva del contratto, secondo quanto previsto dall’art. 38 comma 2 della Convenzione sottoscritta, che così recita: “La Convenzione si risolve di diritto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 1456 c.c. qualora si interrompa, per colpa o dolo del Gestore, il servizio di acquedotto o quello di smaltimento e depurazione delle acque per una durata superiore a 3 (tre) giorni consecutivi, per una parte significativa del territorio”.

• Nessuna azione concreta invero è stata intrapresa dalla S.V., nella qualità di Primo Cittadino e anche di massima autorità sanitaria del Comune di Sciacca. Ella avrebbe dovuto intervenire, anche in deroga alle leggi vigenti, allorquando impellenti e gravi motivi di ordine sanitario minacciavano, e continuano a minacciare, la salute dei cittadini visto che l’intera costa di Sciacca – dal torrente Bagni al torrente Foce di Mezzo – è costellata di scarichi fognari che uccidono il mare, ammorbano l’aria e minacciano la salute dei bagnanti. Tutto ciò dedotto e considerato,

C H I E D O N O al Signor Prefetto ed al Procuratore della Repubblica,

a cui la presente è inviata per conoscenza, l’accertamento di eventuali profili di comportamenti inerenti sia la pubblica sicurezza che la rilevanza penale in quanti, a vario titolo, hanno permesso il verificarsi dei gravi danni ambientali fin qui denunciati.

All’Amministrazione Comunale di Sciacca il varo di una serie di provvedimenti atti ad impedire il ripetersi di simili situazioni. In particolare:

• L’immediata costituzione in mora di Girgenti Acque S.p.A. per il mancato rispetto dei tempi minimi previsti per gli interventi di manutenzione.

• Nomina di un Responsabile Unico, per il territorio di Sciacca, di Girgenti Acque, con il compito di controllo dell’efficienza del sistema di pompaggio e depurazione dei liquami.

• Nomina di un Responsabile Unico da parte del Comune di Sciacca, con il compito del continuo monitoraggio dell’operato di Girgenti Acque.

• Istituzione di un numero telefonico d’emergenza, attivo ventiquattro ore al giorno, per la denuncia dei guasti e delle inefficienze. • Istituzione di appositi registri vidimati dove vengano riportate giornalmente le letture dei contaore o dei contatori elettrici di tutte le stazioni di pompaggio.

• Istituzione di apposito registro vidimato dove vengano riportate giornalmente le portate in ingresso ed uscita dal depuratore ed i suoi principali parametri di funzionamento.

• Immediato inizio di una azione risarcitoria, nei confronti di Girgenti Acque, per il grave danno ambientale causato alla salute, all’economia, al turismo ed all’ immagine dell’ intera città durante il periodo critico della stagione estiva.

• Immediato calcolo delle economie illegittimamente lucrate da Girgenti Acque per il mancato funzionamento delle stazioni di pompaggio e del depuratore, nonché la restituzione delle relative somme, nelle prossime bollette idriche, ai cittadini in proporzione ai loro consumi.

• Immediata attivazione delle procedure per la progettazione e realizzazione di un sistema di accumulo e riutilizzo delle acque reflue già depurate. Tale soluzione progettuale permetterebbe la eliminazione definitiva dello scarico nel torrente Foce di Mezzo permettendo altresì il continuo controllo del ciclo depurativo oltre all’indubbio vantaggio per l’agricoltura.

Siamo certi che la S.V. vorrà finalmente far chiarezza sull”atteggiamento della Amministrazione Comunale nei confronti di Girgenti Acque, distinguendo nettamente, non solo nelle parole, ma soprattutto nei fatti, la funzione del Controllato da quella del Controllore che alla Amministrazione appartiene.

Con Osservanza Sciacca, 16 Settembre 2014

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