RISCOSSIONE SICILIA, LO “SCONCERTO” DELL’NCD
Proseguono gli interventi dell politica sul caso dello sportello Riscossione Sicilia a Sciacca.
“Restiamo sconcertati alla notizia che, nonostante gli impegni presi dai parlamentari regionali e dai vertici di Riscossione Sicilia s.p.a., in occasione dell’audizione in Commissione Bilancio all’ARS avvenuta il 3 settembre 2014, la società partecipata continua la sua opera di riorganizzazione, sopprimendo le sedi distaccate. Infatti ci risulta che l’ufficio distaccato di Vittoria ha iniziato il ridimensionamento in sportello polifunzionale. La sede garantirà soltanto alcuni servizi come il pagamento tramite bancomat ed informazioni a video, anche L’ufficio distaccato di Gela ha iniziato lo smantellamento. A breve toccherà anche allo sportello di Sciacca? Tutto questo è paradossale alla luce delle risultanze dell’audizione in Commissione Bilancio. In occasione di quell’incontro, infatti, gli impegni presi dall’Assessore all’Economia Dott. Roberto Agnello sono stati chiari ed inequivocabili. Da un estratto del verbale di Commissione, l’Assessore dichiara che “Il Governo intende approfondire i diversi profili del piano industriale 2014-2016 di Riscossione Sicilia e, quindi, riferire in commissione sul risultato di tale analisi” inoltre lo stesso “Si impegna, nel frattempo, a dare chiare direttive alla società, finalizzate a dilazionare i tempi di chiusura degli sportelli periferici rispetto alla scadenza del 15 settembre”. Aggiunge di ritenere “ necessaria una piena condivisione delle decisioni con il parlamento e con le comunità locali” e propone, pertanto, di “rinviare qualsiasi ulteriore decisione relativa alla rete degli sportelli alla fine dell’anno, verificando se il mantenimento degli stessi nei comuni oggetto dell’audizione sia compatibile con l’obiettivo del contenimento dei costi operativi della Società, che appare indispensabile per garantire la stessa continuità gestionale di Riscossione Sicilia” Alla luce di ciò ci si chiede: Perché i vertici di Riscossione Sicilia s.p.a., società di proprietà della Regione, nonostante gli impegni presi da un Componente del Governo Siciliano, continua lo smantellamento delle agenzie periferiche? Perché non si tiene nel giusto conto la volontà espressa dal Parlamento Regionale esplicitata attraverso l’approvazione del comma 3 dell’art. 66 della legge regionale 12 agosto 2014 n. 21? Di una cosa siamo certi, se lo sportello Riscossione Sicilia di Sciacca dovesse chiudere, saremmo di fronte alla ennesima sconfitta della politica regionale e dei cittadini saccensi a vantaggio della burocrazia, che negli ultimi anni ha visto accrescere il suo potere in modo abnorme, in un processo inversamente proporzionale all’indebolimento della politica. Ma se la burocrazia ha preso il largo questo si deve proprio alla debolezza e l’approssimazione dei politici che sostengono il Governo Crocetta, in particolare a seguito del grande bluff dei governi “tecnici”, che nella realtà non sono “tecnici” ma semplicemente affidati, con rare eccezioni, a terze e quarte file della politica. Quello che sta succedendo è chiaro: il governo regionale non c’è più!”