LAMPEDUSA, NIENTE “O’ SCIA'”. L’OPPOSIZIONE ATTACCA IL SINDACO NICOLINI
Anche quest’anno Claudio Baglioni non ripeterà la sua usuale kermesse canora sulla più grande delle Pelagie. ” Il motivo è sempre lo stesso, comune a tante altre situazioni: il sindaco, con decisione unilaterale e monocratica, senza interpellare il Consiglio comunale, organo deputato ad esprimere indirizzi politico-amministrativi e pareri in ordine a problematiche che investono l’interesse di tutta la collettività sia lampedusana che linosana, ha assunto la decisione di escludere dalle manifestazioni estive il maestro Baglioni, che, pertanto, non ripeterà la splendida e ormai rinomata kermesse canora “O Scià”, attacca duramente l’opposizione.
“L’iniziativa promossa dal Maestro- spiegano i consiglieri comunali del gruppo di opposizione indipendente del Comune di Lampedusa e Linosa, Vincenzo Billeci, Domenico Maraventano e Andrea Claudio Montana – conta ogni volta la presenza di decine di cantanti, attori e personalità dello spettacolo, e chiude splendidamente la stagione estiva delle Pelagie”.
“A sostituzione di “O Scià” il sindaco- continuano i consiglieri comunali- ha deliberato, unilateralmente, che si desse il via ad un nuovo percorso con un nuovo festival denominato “Sabir”.
Con un comunicato diramato lo scorso 31 luglio, la Fondazione “O’Scià”, con Rossella Barattolo che lo ha organizzato ottimamente per ben 10 anni, chiarisce i motivi per cui neanche quest’anno la manifestazione si svolgerà: “L’Amministrazione comunale di Lampedusa e Linosa non ha coinvolto, né ufficialmente, né informalmente, Claudio Baglioni in alcuna iniziativa per l’estate 2014”.
Per il gruppo indipendente di opposizione, “l’obiettivo, fissato e preparato da tempo, è, così, raggiunto: l’estromissione della manifestazione di Baglioni, portata in scena da anni sulla splendida spiaggia della Guitgia che ha dato notorietà e pubblicità alle nostre isole portando ricchezza alle popolazioni locali, in favore di “Sabir”, festival importato da Parma. La strategia, nella sua esteriore correttezza e presunta schiettezza, dimostra le doti del politico navigato, ambiguo, che non ha il coraggio di dire apertamente “vattene” ed usa tutti i mezzi, preparati con cura scientifica in precedenza, per sostituire una manifestazione, diventata internazionale e fortemente amata dagli abitanti delle Pelagie, con un’altra dall’esito incerto, perché questa fa comodo per rafforzare la propria visibilità mediatica. Continuiamo a criticare apertamente il modus operandi del sindaco, antidemocratico ed assolutista, che non tiene assolutamente conto delle opinioni altrui, siano esse quelli della maggioranza dei consiglieri e/o dei cittadini. E’ Sabir che avrebbe dovuto essere inserita nel programma di O’Scià, che vanta diritto di precedenza scaturente dalla ultradecennale rappresentazione a Lampedusa, e non viceversa”.
“Aver cercato di incastonare, con apparente gesto di elargizione gratuita e generosità bonaria, una manifestazione da tutto il mondo ormai ritenuta lampedusana in un’altra che nei disegni dell’attuale amministrazione si vuole fare diventare quella principale, è quanto di più scorretto e subdolo si possa immaginare. Con l’avallo di alcuni consiglieri comunali che la sostengono senza troppa convinzione ma con la speranza di riuscire ad ottenere qualche prebenda, il sindaco abusa del suo potere e assume decisioni anche contrarie a quelli che sono gli orientamenti delle opinioni della maggioranza dei consiglieri e gli interessi e la volontà della popolazione, che non nascondono pubblicamente l’affetto per la manifestazione O’Scià e la gratitudine per il Maestro Baglioni. Del resto è cosa nota che sia proprio la reiterazione di un evento a fare da cassa di risonanza e ad amplificarne la portata e il successo, anno dopo anno. Sono molti i festival e le rassegne, sparsi sul territorio nazionale, che fanno da appuntamento fisso e che allargano ad ogni edizione il bacino di utenza. Anche in tempi di crisi, con le casse dei comuni vuote e le risorse a disposizione spremute all’osso, quelle kermesse e quegli eventi si sono svolti. Talvolta a costo di durissimi sacrifici, in altri casi ancora in versioni più economiche, ma sempre con l’intenzione di non tradire le aspettative degli affezionati e il desiderio di partecipare di nuovi potenziali visitatori. Quindi risulta davvero assurdo abolire il consolidato ‘O Scia’’, per sostituirlo con qualcosa di simile ma di importazione e che porta con se tutte le incognite della novità. Si dice che “squadra vincente non si cambia”, ma forse il senso di questo detto sfugge all’attuale Amministrazione che va ad intaccare proprio un’istituzione culturale diventata, nel tempo, un prodotto squisitamente isolano. Tutte le categorie degli imprenditori di Lampedusa hanno sostenuto la necessità ed il desiderio, naturalmente inascoltati, di rappresentare la manifestazione canora del Maestro Claudio Baglioni, a cui i consiglieri comunali firmatari di questo comunicato rassegnano tutta la loro stima, il loro sostegno e la loro solidarietà”.
“Coraggio, Maestro, la popolazione delle due isole tifa per Lei e La ama. Tre anni passano presto. Riprenderemo il cammino di nuovo assieme ripetendo quella splendida Kermesse canora e la istituzionalizzeremo proprio per evitare che qualche ingrato personaggio possa di nuovo giocare qualche brutto scherzo”, concludono.