DOPO LE FERIE, I SACCENSI TROVERANNO LA STANGATA: RITORNA LA TASSA SULLA PRIMA CASA E NESSUNA DETRAZIONE

Il termine massimo per l’approvazione è il 10 settembre. C’è il rischio, se si sfora la data, dello squilibrio di bilancio

La manovra per il recupero dei tagli statali pari a 2,9 milioni di euro è mirata a colpire la prima abitazione. Nessun taglio alle spese correnti Tanto manca, tanto prendiamo ai cittadini. Tutto qui.

La manovra appare banale, ma efficace per trovare i 2,9 milioni di euro tagliati al Fondo di Solidarietà e che vengono meno alle casse comunali. Per pareggiare il taglio, l’Amministrazione comunale ripristinerà, in buona sostanza, la tassa sulla prima casa. La tassa, secondo lo schema di delibera, sarà del 2,5 per mille.

Altra batosta ai contribuenti saccensi, reduci di un aumento di tasse locali appioppato alla fine dello scorso anno. Attenzione, la tassa sulla prima casa che ci troveremo a pagare non prevede detrazioni. Dunque, aumentano le tasse, non diminuiscono le spese correnti, né ritocchi alle esorbitanti spese per la raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

L’Amministrazione deve, per legge, garantire i servizi indivisibili, cioè quelli indispensabili che servono alla collettività. Servizi che sommano 4.829.000 euro, così suddivisi:

Polizia Municipale: € 1.333.000

Servizi Sociali: € 1.801.000

Pubblica illuminazione: € 1.080.000

Verde/Protezione Civile: € 165.000

Servizi igienico sanitari: € 450.000

I tempi stringono. Nonostante ci sia la proroga per l’approvazione del bilancio al 30 settembre, il termine ultimo per l’approvazione della Tasi, la nuova tassa, è fissata il 10 settembre. Data improrogabile perché i dati devono essere trasmessi e inseriti nel sito ministeriale entro il 18 settembre. Che significa questo? Che l’Amministrazione e il consiglieri comunali devono correre a pieno ritmo. Se non approvano la delibera della nuova tassa entro i termini stabiliti, in automatico scatta l’aliquota base dell’1 per mille, con la conseguenza che si andrebbe incontro allo squilibrio del bilancio in corso di elaborazione.