OPPOSIZIONE SU PRG: “AVEVAMO RAGIONE, E PENSARE CHE L’ASSESSORE BIVONA CI ACCUSAVA DI DEMAGOGIA”
Come era prevedibile, i gruppi consiglieri di opposizioni entrano nel vivo della vicenda riguardante il congelamento dell’iter del PRG in attesa di acquisire notizie in merito all’applicabilità in Sicilia dell’Art. 39 “Trasparenza dell’attività di pianificazione e governo del territorio” del D.Lgs. N. 33/2013.
“E’ una decisione -scrivono quelli dell’opposizione – che conferma la bontà della posizione da noi assunta alcuni giorni addietro e archiviata troppo sbrigativamente dall’Amministrazione come demagogica e strumentale”.
L’opposizione aveva fatto rilevare le proprie perplessità in merito alla correttezza della procedura applicata, che rischia di terminare l’inefficacia dell’atto amministrativo giustificandosi in tal modo la richiesta di ritiro del punto.
“L’assessore Ignazio Bivona – scrivono i gruppi di opposizione – dovrebbe, prima di assumere posizioni pubbliche tanto sprezzanti ed attaccare in modo ingeneroso la controparte politica, assumere un atteggiamento più consono al suo ruolo d’amministratore della Cosa Pubblica: non si può accusare 15 Consiglieri Comunali di essere contro l’adozione del PRG sol perché manifestano perplessità e dubbi circa la correttezza del procedimento adottato, e poi un minuto dopo assumere tutte le iniziative necessarie a verificare con la Regione la bontà di quanto denunciato dai Gruppi Consiliari del Centro Sinistra. Delle due l’una: o siamo contro il piano regolatore ed assumiamo posizioni demagogiche e strumentali, per cui non ha senso dar credito a forze politiche tanto impresentabili ed approfondirne la veridicità in altre sedi; o siamo forze politiche serie, che assumono posizioni ragionate e fondate, ragion per cui può essere utile attivare canali di proficua collaborazione”.
“L’amministrazione e la maggioranza – si legge ancora . hanno un vizietto che si ripete molto spesso: prima attacca, accusa molto spesso insulta; poi si ferma, riflette, comprende la serietà e la fondatezza delle nostre posizioni politiche e le riscontra nelle sedi deputate. Atteggiamento, questo, tipico di forze politiche intolleranti al benché minimo confronto, allergiche al reciproco rispetto istituzionale ed in evidente stato confusionale rispetto alle scelte politico amministrative da adottare.
A questo punto non possiamo non chiederci: chi davvero è a favore del PRG e vuole che venga adottato senza il minimo rischio di inefficacia e chi vuole sul PRG fare solo passerella politica ed è interessato solo a “vendersi” politicamente il risultato? Ai cittadini l’ardua sentenza!”